Anoressia e Attività Fisica Adattata
Anoressia: un disturbo comportamentale, caratterizzato da alterata percezione dell’immagine corporea!
Occorre idonea attività fisica guidata e giusta nutrizione.
Prof. Carmelo Giuffrida
L’ anoressia nervosa è, insieme alla bulimia, uno dei più importanti disturbi del comportamento alimentare, detti anche Disturbi Alimentari Psicogeni (DAP).
Anoressia e attività fisica: abbinamento lessicale che fa litigare questi termini se accostati, ma non è così!
La convinzione comune che il praticare un’attività motoria serva ad incrementare il consumo energetico per controllare il peso corporeo in eccesso potenzia questa opinione.
Il sesso femminile con un rapporto di 10/20:1 è maggiormente interessato rispetto al sesso maschile.
In particolare, si stima che le femmine anoressiche interessate a tale fenomeno hanno un’incidenza compresa tra lo 0,5 e il 2 %.
Il soggetto anoressico tende a praticare attività motoria nascondendosi da occhi indiscreti e trasforma l’allenamento in iper-attività. Questo comportamento necessita di correzione e regolazione per evitare dannosi.
La corsa di lunga durata o attività motorie intense e parecchio prolungate nel tempo, possono restituire micro-fratture da stress con danni strutturali alle articolazioni per effetto di una osteopenia o osteoporosi conseguenziali all’anoressia.
Anoressia e attività fisica: la questione psicologica e i disturbi comportamentali!
Anoressia e peso corporeo sono legati a gravi preoccupazioni psicologiche. Il pensiero dell’anoressico, volto alla preoccupazione di un possibile sovraccarico ponderale, corre verso l’allenamento intenso. Ciò, alimenta un peggioramento prognostico appoggiato dalla tendenza psicologica che “vieta” qualsiasi attività fisica.
L’anoressia nervosa è un disturbo comportamentale, caratterizzato da un’alterata percezione dell’immagine corporea. Viene corretto dallo stesso soggetto con una alterazione nutrizionale e con incremento dell’attività fisica. E’ derivante dalla paura morbosa di diventare obeso rifiutando il mantenimento di un peso corporeo tenuto in valori minimi normali.
Un eccesso di attività motoria può essere causa di incremento del rischio di complicanze cardiovascolari. Queste, potrebbero già essere presenti nel soggetto anoressico. E tra queste, ricordiamo le più ricorrenti come le aritmie, il prolasso della valvola mitrale, la riduzione dei volumi e della frequenza cardiaca, l’ipotensione arteriosa.
L’elevata frequenza ed intensità di attività fisica ricercata dal soggetto divenuto labile psicologicamente lo stimola a sacrificare altre attività ludico-ricreative socializzanti. Si viene a determinare una routine solitaria tendente all’isolamento e all’accentuazione dei disturbi associati.
Anoressia e attività fisica: Perché fa bene l’Esercizio Fisico ?
Il soggetto con quadro clinico di anoressia ritiene “impossibile” rinunciare all’attività motoria.
Pertanto, è fondamentale fornire una corretta informazione educativa ed una formazione nei confronti dell’uso dell’attività motoria. A tale proposito, si potrà evitare l’eccesso di una iperattività non giustificata. Si sosterranno, così, i benefici organici, fisici e psicologici, che comporta la pratica di un qualsiasi training ben finalizzato e adattato. Tutto ciò, salvaguarda la salute fisica e mentale del soggetto.
Anoressia e attività fisica: Quali parametri diventano importanti per eseguire il protocollo dello Studio?
Innanzitutto, il soggetto va sottoposto a:
– valutazione funzionale rilevando i valori antropometrici di:
- peso corporeo,
- altezza,
- composizione corporea,
- consumo massimale di ossigeno – VO2max,
- ECG,
- capacità della forza con rilievo dei valori massimali relativi agli arti inferiori e agli arti superiori.
– valutazione psicologiche e psichiatriche per definire con esattezza:
- percezione somatica,
- per valutare gli atteggiamenti psichici nei confronti del corpo e del rapporto con la nutrizione,
- l’auto-stima,
- il rapporto con le dinamiche personali, familiari, scolastiche, o lavorative e sociali.
Anoressia e attività fisica: Quali obiettivi ?
La programmazione dell’attività motoria prevede:
- una buona educazione psico-motoria,
- la stimolazione delle grandi funzioni organiche, cardio-circolatorie e respiratorie,
- la ricerca di un costante miglioramento generale dello stato organico-funzionale.
Anoressia e attività fisica: obiettivo principale è incrementare la massa muscolare
In tutta onestà, l’obiettivo essenziale è l’incremento della massa muscolare attraverso il potenziamento e la tonificazione muscolare. Ciò, consentirà un miglioramento della forza massimale e del consumo massimale di ossigeno (VO2 max).
In aggiunta a questo, si otterrà un equilibrato recupero del peso corporeo, del metabolismo e della funzionalità mio-fasciale.
Una educazione formativa nei confronti dell’attività fisica consentirà di fare compartecipare il soggetto, con piena coscienza, sulla corretta qualità, intensità e modalità di allenamento. Quindi, lo si renderà partecipe della correzione dell’iperattività, motivandone i comportamenti positivi a fronte di quelli lesivi ed evitando l’enfasi dell’agonismo atletico.
In tal modo, sentimenti e sensazioni, consapevolezza del proprio pensiero motorio, acquisizione di nuovi engrammi senso-motori, forniranno utili nuove informazioni attraverso il movimento propriocettivo.
Anoressia e attività fisica: Gli esercizi saranno somministrati rispettando ritmi e sensibilità personali allo sforzo.
Un buon rapporto alimentare, seguito dal Biologo–Nutrizionista in Equipe, produrrà un miglioramento dell’atteggiamento generale nei confronti del cibo e, della nutrizione. Si otterrà, così, un migliore controllo del peso corporeo e si stimolerà la ricerca di cibi sani e gustosi.
Ancora di più, si suggerirà in modo appropriato anche un moderato comportamento di iperattività fisica. Come tale, un adeguato controllo dell’apporto alimentare calibrato in base alle capacità funzionali acquisite, tarate con gradualità di intensità, eviterà eccessivi dispendi energetici. Il tutto, ovviamente, sotto la sapiente guida dello Specialista in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate (Specialista A.M.P.A.).
Anoressia e attività fisica: il piano di trattamento
Sfruttando la nuova percezione, corporea ed espressiva, si assicurerà il benessere e una migliore efficienza generale, fisica e psichica.
Inoltre, il rilassamento guidato, la migliorata autostima e la conoscenza del proprio corpo, fungeranno da supporto. Infine, la consapevolezza dei limiti personali suggerirà comportamenti differenti da usare con altri soggetti (familiari o amici). Pertanto, la migliorata relazione integrativa permetterà una migliore qualità interattiva con il confronto “diverso”.
In realtà, il piano di trattamento prevede un follow up in itinere. Questo momento ha effetto di rinforzo motivazionale utilizzando i risultati ottenuti con il lavoro effettuato sino a quel momento.
Al termine di un periodo macrociclico, si eseguirà un follow up finale. Ciò, al fine di stabilire un dato di fatto relativo al target ricercato. In particolare, si eviterà un drop out successivo con l’obiettivo di mantenere nel corso del tempo i risultati ottenuti.
CONTATTI
Se desidera ricevere più informazioni sull’Attività Fisica Adattata per Anoressia e Disturbi alimentari ci contatti. Se vuole avere chiarimenti su problematiche personali, se ha un problema particolare ed urgente, o se desidera avere un breve primo colloquio informativo tecnico prima di richiedere l’appuntamento per una Consulenza, avrà la possibilità di parlare con uno dei nostri specialisti dell’Esercizio Fisico semplicemente richiedendolo all’Operatore di Segreteria:
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