Attività Fisica Adattata – A.F.A. – nelle categorie fragili
Attività Fisica Adattata – A.F.A. – nelle categorie fragili !
Prof. Dott. Camelo Giuffrida
L’ A.F.A. – Attività Fisica Adattata è una “tecnica” motoria razionalizzata e finalizzata, presentata dalla Federazione Internazionale Attività Fisica Adattata (IFAPA) nel 1973 ai professionisti che operano nell’ambito della Chinesiologia Rieducativa.
Una prima assemblea internazionale nel Quebec, nel 1977, e una seconda a Bruxelles, nel 1979, ne modificarono e migliorarono i contenuti.
Dal punto di vista operativo, l’obiettivo basilare dell’A.F.A. – Attività Fisica Adattata è quello di valutare nei soggetti le reali capacità di compiere il movimento, di svolgere attività fisica e sport, con particolare attenzione ai soggetti aventi condizioni fisiche svantaggiate, come i disabili e gli anziani. L’Attività Fisica Adattata “abilita” gli individui alla pratica di una regolare attività motoria e di benessere durante l’intero arco della vita.
L’A.F.A. – Attività Fisica Adattata, garantisce la giusta dose di movimento alle categorie di soggetti “fragili”, in condizioni di sicurezza, in modo professionale e creativo, attraverso l’organizzazione delle attività fisiche basate sulle componenti ambientali e sociali e, soprattutto, personali dell’utente. Il costante controllo delle variabili permette agli operatori di monitorare e valutare i miglioramenti dei soggetti.
L’A.F.A. – Attività Fisica Adattata è consigliata ai soggetti:
– anziani;
– con carenze motorie (crisi ipo-cinetiche);
– con difficoltà a compiere movimenti fisici e con diversi gradi di abilità perdute;
– obesi;
– adulti e anziani che presentano condizioni fisiche svantaggiate per effetto di patologie croniche;
– affetti dal morbo di Parkinson;
– affetti da malattie demielinizzanti;
– con esiti di ictus cerebrali;
– diabetici;
Per inciso, si rivolge anche a soggetti:
– con esiti di interventi chirurgici recenti ormai stabilizzati;
– con disabilità o con problemi derivanti dalla senescenza che producono limitazione dei movimenti (spondilite anchilosante, osteopenia, osteoporosi, ecc.);
– che necessitano di essere stabilizzati clinicamente secondo canoni accertati e documentati.
Attività Fisica Adattata per modificare e migliorare lo stile di vita attivo dell’individuo
L’A.F.A. – Attività Fisica Adattata, è finalizzata a modificare e a migliorare lo stile di vita attivo dell’individuo. Utilizza modalità didattiche capaci di “modificare” la motricità attraverso la programmazione di compiti motori da somministrare con l’ausilio di qualificati Operatori, scientificamente preparati in ambiente altamente specializzato.
Attività Fisica Adattata per ridurre il dolore
L’A.F.A. – Attività Fisica Adattata, si pone l’obiettivo di ridurre il dolore e le difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane, rallentando l’anchilosi delle articolazioni coinvolte e il declino funzionale.
Alle algie della colonna vertebrale e alla rigidità articolare corrisponde, in realtà, in modo proporzionale, una ridotta mobilità articolare, una restrizione polmonare. Ciò, provoca fatica nei muscoli inspiratori con una riduzione della capacità respiratoria vitale, limitando la capacità di ossigenazione e cardio-circolatoria.
In pratica, vengono compromesse sia le grandi funzioni organiche che la corretta funzionalità dell’intera colonna vertebrale, del tratto toraco-dorsale e delle articolazioni sterno-costo-vertebrali.
Il Programma multimodale alterna esercizi di tipo aerobico di specifici gruppi mio-fasciali. Si utilizzano esercizi di stretching controllato, di esercizi di equilibrio dinamico ad esercizi cardio-respiratori. Inoltre, si impegano esercizi propriocettivi e di controllo posturale, realizzando training di adeguata intensità in grado di determinare effetti positivi anche sullo status emotivo. Pertanto, si forniscono giustificate motivazioni valide a bisogni di funzione.
A.F.A. migliora la funzione muscolare e la capacità aerobica senza accelerare i danni articolari
L’A.F.A. assume il ruolo di componente essenziale nel trattamento delle artropatie infiammatorie, ponendosi, per inciso, in contrasto con antiquati protocolli standard che non prevedono esercizi dinamici a basso impatto. Infatti, l’A.F.A. migliora la funzione muscolare e la capacità aerobica senza accelerare i danni articolari ma favorendo positivamente l’attività degli osteoblasti e la densità minerale ossea (è l’attività ottimale per combattere l’osteoporosi e l’attività distruttiva degli osteoclasti), secondo le linee guida dell’American College of Rheumatology.
Indolenzimenti, stanchezza, sensazioni di scarsa coordinazione motoria e di equilibrio che si ravvisano nel corso delle prime sedute diventano motivo di grande rinforzo e di buona motivazione a fare gradualmente meglio in rapporto all’evoluzione dell’apprendimento motorio (secondo le fasi di freezing e freeing dei gradi di libertà di Ingrid Bernstein) in movimenti sempre più fluidi ed armonici, a conseguenza delle ripetizioni continuate dell’esercizio fisico rieducativo.
La gestione del ciclo attività-riposo incoraggia il soggetto a eseguire con frequenza costante l’esercizio per proteggere le articolazioni ed evitare l’insorgere del dolore.
La continuità del programma consente di variare il tipo di esercizi, la durata, l’intensità e la frequenza, la modalità della pratica, consentendo nel corso del tempo di ottenere una migliore e corretta capacità psico-fisica.
Lo Specialista delle Attività Motorie Preventive e Adattate (Specialista A.M.P.A.) è un Personal Health, …
In particolare, è il Professionista dell’esercizio che ha acquisito specifiche conoscenze relative ai quadri clinici delle patologie croniche più comuni. Per queste ragioni, sa programmare e calibrare piani di esercizio per prevenire tali patologie. Inoltre, in collaborazione con il Medico Specialista di branca, sa strutturare specifici programmi di esercizio.
Per la precisione, provvede a effettuare una valutazione funzionale (per esempio, mediante la Bath Ankylosing Spondylitis Functional Index e la Bath Ankylosing Spondylitis Metrology Index, se si tratta di un utente con Spondilite anchilosante). In ogni caso, valuterà la R.A. attraverso la HAQ (Health Assessment Questionnaire), la VAS e le condizioni cliniche generali riscontrate dalla valutazione del Medico specialista di riferimento.
In breve, avvia il training con un periodo di trattamento individualizzato con un rapporto 1:1, effettuando un singolo incontro a settimana.
Una volta adattato, il soggetto viene trattato in un piano di lavoro condotto in mini-gruppo, con frequenza bi-settimanale, per circa 60 minuti.
La seduta si compone sempre di 3 fasi:
1. Fase di condizionamento organico:
esercizi di bassa intensità preparano il corpo ad affrontare la fase successiva in modo corretto di vista fisiologico. In ogni caso, si aumenta l’attività cardio-circolatoria e respiratoria, oltre alla temperatura corporea. Inoltre, l’estensibilità dei muscoli e dei legamenti per ridurre al minimo il rischio di danni funzionali alle strutture muscolari e scheletriche.
2. Fase centrale:
esercizi dinamici indirizzano al miglioramento della capacità aerobica. I contenuti degli esercizi di questa fase, incrementano le capacità fisiche che compongono l’oggetto essenziale del lavoro da svolgere in quella singola unità o micro-ciclo di lavoro.
esercizi di respirazione guidata, mobilizzazioni passive e adeguato stretching completano il trattamento.
I criteri di applicazione, inoltre, devono esigere complessivamente un rigoroso adeguamento dei ritmi e delle intensità di esecuzione degli esercizi alle specifiche esigenze del singolo soggetto.
Gli esercizi somministrati devono coinvolgere il soggetto evitando un eccessivo dispendio energetico e ricalcando, piuttosto, le attività funzionali quotidiane. Ciò, al fine di motivare sempre il soggetto trattato per ottenere risposte attive e partecipi, con l’intento di stimolarlo a proseguire determinate attività anche a domicilio.
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Se vuole avere chiarimenti su problematiche personali, se ha un problema particolare ed urgente, o se desidera avere un breve primo colloquio informativo tecnico prima di richiedere l’appuntamento per una Consulenza, avrà la possibilità di parlare con uno dei nostri specialisti dell’Esercizio Fisico semplicemente richiedendolo all’Operatore di Segreteria:
Tel.: 095/387810 – Cell.: 338/9134141
e-mail: drcarmelogiuffrida@yahoo.it oppure : info@drcarmelogiuffrida.com
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