Cancro e Dieta
Cancro e Dieta nell’ambito dello sviluppo del Progetto “Attività fisica e nutrizione per la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili”
Catania 08/02/2017
Nell’ambito dello sviluppo del Progetto “Attività fisica e nutrizione per la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili” la Dott.ssa Catia Daniela Cantarella ha presentato all’Equipe dello Studio del Prof. Dott. Carmelo Giuffrida e al Gruppo di Studio “Exercise is Medicine” un suo elaborato estratto dalla personale “Tesi di Specializzazione in Scienze dell’Alimentazione” discussa presso la Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Palermo.
Il 4 Febbraio 2017 anche l’Equipe dello Studio del Prof. Carmelo Giuffrida si è integrata nella Giornata Mondiale del Cancro sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il Team ha contribuito con un proprio lavoro e una “Conference Day” all’evento.
Cancro e dieta
Dott.ssa Catia Daniela Cantarella
Biologo Nutrizionista
Il ruolo della dieta nel mantenimento di un buono stato di salute e nella prevenzione delle malattie è noto dall’inizio della storia dell’uomo. Nell’era moderna si è compresa anche l’importanza che la dieta riveste nello sviluppo dei tumori.
Gli alimenti, infatti, sono considerati fra i principali fattori ambientali in grado di influenzare l’insorgenza di malattie croniche non trasmissibili, quali il cancro e le malattie cardiovascolari.
La nutrizione e lo stile di vita rappresentano cause determinanti per oltre l’80% dei casi di tumore al grosso intestino, al seno e alla prostata e per un terzo di tutti i casi di cancro (WCRF-AIRC, 1997; U.S. Dep of Health and Human Services, 2000).
I fattori di rischio come dieta, fumo, obesità e alcool sono determinanti per il 75% dei casi di cancro (Anand et al., 2008).
Cancro e Dieta intensiva e stile di vita appropriato in uno studio sulla progressione del tumore alla prostata in fase precoce!
Uno studio ha investigato l’impatto di una dieta intensiva e uno stile di vita appropriato nella progressione del cancro alla prostata in fase precoce.
Il gruppo sperimentale seguiva una dieta con integratori, praticava attività fisica e teneva sotto controllo lo stress avendo un supporto settimanale.
Il gruppo di controllo invece non riceveva nessuna consulenza o supporto.
Nel corso di un anno, il gruppo di controllo ha subito un graduale peggioramento della malattia con aumento dei livelli di PSA (antigene prostatico-specifico), mentre nel gruppo sperimentale si è registrato una riduzione dei livelli di PSA.
Il gruppo sperimentale ha mostrato un’importante inibizione della attività delle cellule tumorali, otto volte superiore a quella del gruppo di controllo (Ornish et al., 2005).
Cancro e Dieta
Lo studio della relazione tra dieta e cancro è stata da sempre oggetto di numerose studi. Il risultato scientificamente più credibile finora ottenuto è che una dieta ricca di frutta e verdura è associata ad un più basso rischio di cancro.
La dieta mediterranea, la dieta “paleo o dell’uomo delle caverne” e la dieta vegetariana/vegana possono essere tutte associate con una più bassa incidenza di cancro.
Al contrario la dieta occidentale intesa come abuso nel consumo di zuccheri, sale, grassi saturi e glutine (componenti prevalenti nei cibi trattati) ha un effetto negativo sul sistema immunitario andando ad incrementare le infiammazioni e le malattie croniche incluso il cancro (Myles, 2014).
La prevenzione rappresenta la via più auspicabile per eliminare l’impatto dei tumori nell’uomo. Infatti, un intervento capace di ridurre il rischio di cancro rappresenta la strategia più logica al fine di limitarne la gravosità.
La chemio-prevenzione quale strategia nella prevenzione del cancro nacque a metà degli anni settanta grazie a M.B. Sporn e A.B. Roberts.
Consiste nell’utilizzo di farmaci, sostanze biologiche o elementi nutritivi per inibire, ritardare o invertire il processo di cancerogenesi in qualunque momento.
Tra gli agenti chemio-preventivi sono stati identificati vitamine, minerali, agenti fitochimici e composti sintetici; in generale sostanze chimiche molte delle quali presenti nel cibo.
Cancro e Dieta: I fitochimici
Tra gli agenti chemio-preventivi ritroviamo i fitochimici definiti come composti vegetali, non nutrienti, bioattivi in grado di ridurre il rischio delle principali malattie croniche. Nei cibi di origine vegetale ne sono stati identificati oltre 5000.
Tra questi ricordiamo i carotenoidi come il licopene che si ritrova nei pomodori, nel cocomero, nel pompelmo rosa, nella papaia. Esso è in grado di esercitare effetti modulatori sul sistema ormonale e immunitario, di indurre gli enzimi detossificanti e i geni per la difesa ossidativa, di modulare la comunicazione intercellulare (Obermuller et al., 2003).
I composti allil-sulfuro, risultano efficaci nel bloccare l’induzione di tumore da parte di un ampio numero di fattori chimici. L’aglio o altri vegetali del genere Allium favoriscono la riduzione delle nitrosammine ma hanno dimostrato effetti inibitori anche su un ampio numero di cancerogeni diversi dalle questi.
Cancro e Dieta: Polifenoli
I polifenoli svolgono numerose attività come quelle antiinfiammatorie, antiossidanti, antitumorali e protettive nei confronti delle malattie cardiovascolari. Essi giocano un ruolo significativo nella funzione immunitaria.
I polifenoli del tè, in particolare le catechine sono importanti scavanger nei confronti del perossido d’idrogeno, dei radicali idrossilici, dello ione superossido e degli ossidi d’azoto.
Gli studi condotti su numerosi modelli animali hanno dimostrato che le catechine prevengono l’induzione del cancro del polmone, del colon, dell’esofago, del pancreas, del fegato e della ghiandola mammaria.
Nel tè verde, in particolare, è contenuta la epigallocatechina 3-gallato che ha mostrato, in uno studio in vitro su cancro al seno, una capacità di diminuire l’espressione dei geni che promuovono la proliferazione, la migrazione, l’invasione e la sopravvivenza del cancro. Prove cliniche hanno anche dimostrato l’efficacia dei polifenoli estratti da tè verde nel trattamento del cancro alla prostata e nella leucemia (Mineva et al., 2013).
La curcumina, polifenolo naturale derivato dal rizoma di Curcuma longa, è stata studiata per le sue proprietà antiinfiammatorie e antitumorali; essa è usata principalmente come colorante vegetale per il suo colore giallo simile a quello dello zafferano.
Cancro e Dieta: flavonoidi
Appartengono ai polifenoli i flavonoidi che si ritrovano in lattughe, cipolle, mele, fragole, vino rosso, tè. Esempi sono la quercetina nel tè, il kaempferolo nei broccoli e nei cavoli, la mericitina nell’uva e nel mirtillo. Questi composti possono proteggere il DNA grazie alla loro capacità di assorbire luce ultravioletta o interagendo direttamente con gli agenti cancerogeni. Grande importanza hanno i flavonoidi contenuti negli agrumi come ad esempio la tangeretina che, si è visto, ha la capacità di bloccare l’inizio delle metastasi tumorali e quindi il passaggio da tumore primario alle fasi successive. Sono state testate anche l’esperidina, la naringina e la nobiletina.
Altri polifenoli importanti sono i composti fenolici contenuti nell’olio d’oliva (idrossitirosolo, tirosolo, secoiridoidi, acido gallico, acido cumarico, lignani) che riescono ad esercitare un’azione antiossidante. Contribuiscono alla rigenerazione della vitamina E ed, inoltre, sono in grado di chelare gli ioni ferro. L’attività antiossidante di questi composti si concretizza anche in attività anticancerogena.
Cancro e Dieta: I glucosinolati e gli isotiocianati
I glucosinolati e gli isotiocianati sono altri composti le cui proprietà anticancerogene.
Tra gli isotiocianati, importante antitumorale è il sulforafano che, concentrato soprattutto nei germogli di broccoli, si è dimostrato attivo contro il neuroblastoma e il carcinoma della mammella, del colon e della prostata.
Ha un’attività anche chemiopreventiva perchè è in grado di modulare il metabolismo dei cancerogeni (Zhang 2001), di inibire la proliferazione di cellule tumorali in coltura mediante meccanismi di apoptosi e/o arresto del ciclo cellulare.
Cancro e Dieta: Le vitamine
Tra le vitamine, la più conosciuta come agente chemio-preventivo, è sicuramente la vitamina C.
Potente antiossidante, protegge le cellule dallo stress ossidativo ed è essenziale per lo sviluppo del tessuto connettivo, ma svolge altre funzioni metaboliche come attivazione dell’acido folico, conversione del colesterolo ad acidi biliari e produzione della serotonina.
Inoltre, protegge il sistema immunitario e combatte le infezioni.
La vitamina C è una delle sostanze di origine vegetale ritenute responsabili dell’effetto protettivo che il consumo abituale di ortaggi e frutta fresca ha nei confronti dei tumori.
La vitamina D è meglio conosciuta per il suo contributo alla salute delle ossa e al metabolismo del calcio.
Comunque il suo ruolo non si limita solo a questo. Infatti, molte cellule del sistema immunitario presentano recettori per questa vitamina che regolano l’espressione di più di 200 geni responsabili della differenziazione cellulare, della proliferazione e dell’apoptosi. Queste sono la tipologia di cellule che ci proteggono dal cancro.
Cancro e Dieta: I folati
Infine, studi condotti negli ultimi decenni suggeriscono che anche i folati possano giocare un ruolo significativo nello sviluppo e nella prevenzione di molte neoplasie maligne.
L’importanza della dieta è appunto nota da secoli a livello empirico. L’ipotesi che possa esservi relazione tra l’alimentazione quotidiana e l’insorgenza. Al contrario, la prevenzione dei tumori ha attirato l’attenzione dei ricercatori già a partire dagli anni ‘40 del secolo scorso.
Oggi i numerosi studi scientifici pubblicati sull’argomento hanno confermato l’esistenza di una precisa relazione tra Cancro e Dieta
Studi a livello genetico molecolare hanno evidenziato l’importanza di determinate sostanze nella biologia cellulare e nella salute dell’intero organismo.
Un regime dietetico equilibrato ed adeguato all’individuo fornisce l’apporto ottimale di nutrienti. E’, insieme, strumento efficace per la prevenzione ed il trattamento di molte malattie. Garantisce disponibilità di sostanze con un ruolo protettivo e/o preventivo nei confronti di determinate condizioni patologiche.
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