Diabete, obesità e Attività Fisica Adattata
Diabete e obesità diventano DIABESITA’ : Bisogna fare Attività Fisica per migliorare lo stile di vita?!
Prof. Dott. Carmelo Giuffrida
Lo stile di vita sedentario può rientrare tra le prime dieci cause di mortalità e inabilità nel mondo.
In realtà, l’inattività fisica e cattivi stili di vita causano 1,9 milioni di decessi e 19 milioni di DALY (disability-adjusted life year) nel mondo.
In particolare, la sedentarietà contribuisce al 10-16% dei casi di tumore del seno, del colon-retto e del diabete mellito di tipo II. Circa il 22% interessa la malattia ischemica.
La World Health Organization, Organizzazione Mondiale della Sanità, formulò già parecchi anni addietro l’Action Plan 2008-2013.
L’OMS identificò le quattro principali malattie non trasmissibili (NCD: non communicable diseases):
- malattie cardiovascolari,
- diabete e obesità,
- cancro,
- malattie respiratorie croniche.
Queste condizioni condividono comuni fattori di rischio quali la sedentarietà, diete non salutari, tabagismo e soluzioni comuni. Pertanto, si rende utile una comune piattaforma di collaborazione.
Diabete e obesità si combattono con l’Attività Fisica Adattata
I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e numerose evidenze scientifiche dimostrano in modo inequivocabile gli effetti benefici sulla salute prodotti da un’attività fisica moderata e svolta regolarmente.
L’OMS stima che, nei paesi europei più sviluppati, gli stili di vita non salutari provocano quasi il 50% delle malattie negli uomini e quasi il 25% nelle donne.
Circa il 58% del diabete mellito, il 21% delle malattie coronariche e quote tra l’8 e il 42% di certi tipi di cancro sono attribuibili a un BMI (indice di massa corporea) superiore a 21.
Il ruolo dell’esercizio fisico in Diabete e Obesità
Attività fisica mirata e corretta educazione alimentare inducono perdita di peso. Si rivelano un efficace “intervento terapeutico” in grado di garantire un risultato superiore a quello ottenibile con parecchi interventi farmacologici.
Il ruolo dell’esercizio fisico, indipendentemente dal calo ponderale, è dimostrato principalmente nei confronti delle patologie cardiovascolari. Ha azione favorevole sulle malattie metaboliche come il diabete, nelle malattie osteoarticolari. In particolare sull’osteoporosi. Per precisione, ha un forte impatto anche sull’ipertensione e sul rischio di cancro.
,
L’esercizio fisico è il primo presidio terapeutico nella lotta all’obesità.
Si può ottenere un miglioramento del proprio stato di salute con brevi periodi di attività fisica moderata. Contributo non indifferente proviene da piccoli gesti quotidiani utili a combattere la sedentarietà indotta dagli influssi sociali e dalla tipologia di vita connessa alla tecnologia moderna.
Camminare ad andatura spedita per un tempo superiore ai 35-60 minuti al giorno per diversi giorni alla settimana incide in modo significativo alla riduzione dell’incidenza di mortalità nelle malattie cardiovascolari.
L’attività motoria aiuta a controllare il peso corporeo, a ridurre lo stress, l’ansia e il senso di depressione.
E’ la chiave vincente per promuovere un concetto moderno di benessere.
In linea col Piano Sanitario Nazionale americano dell’ “Healthy People 2010” si può indentificare nell’incremento dell’attività fisica uno dei principali obiettivi di salute. Ciò definisce i programmi per incentivare la pratica dell’esercizio in tutte le fasi della vita.
Solo il 25% degli adulti pratica attività fisica secondo i livelli minimi raccomandati.
Occorrerebbero 30 minuti di attività moderata per almeno 5 giorni/settimana, oppure 20 minuti di attività intensa per 3 o più volte alla settimana.
Diabete e obesità sono delle patologie per cui vi è maggiore evidenza di dati politici, economici e clinici poiché stanno diventando una piaga sociale ed economica.
Diabete di tipo 2 + Obesità = Diabesità.
Nel 1970 Sims coniò il neologismo “Diabesità” per descrivere il legame esistente tra diabete di tipo 2 e Obesità.
Oggi questo termine viene diffusamente usato per descrivere, in modo semplice ed efficace, una grande emergenza sanitaria. Questa, sfocia nella diffusione di una patologia silente, spesso mal riconosciuta, che interessa una importante fetta di popolazione: la convivenza di obesità e diabete.
L’OMS riferisce che questo binomio rappresenta un fenomeno pandemico con devastanti conseguenze umanitarie, sociali ed economiche. Forse è la peggiore pandemia del XXI secolo.
Il 21 dicembre 2006 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato all’unanimità una risoluzione che dichiarava il diabete “questione internazionale di salute pubblica”. La poneva quale seconda malattia, dopo l’HIV/AIDS.
Nel mondo, i numeri sono in continua ed allarmante ascesa poiché interessano bambini, adolescenti e adulti, sia nei paesi industrializzati che in via di sviluppo.
Alla base di questo allarmante fenomeno si trovano:
- il processo di urbanizzazione,
- le modifiche dello stile di vita che ne deriva,
- il progressivo invecchiamento della popolazione.
Diabete e Obesità – Call to action
La lotta alla “diabesità” pone al primo posto l’attività motoria per i benefici indotti; e ciò davanti a tutti i farmaci commerciati nel mondo.
L’equilibrio tra un’alimentazione sana e adeguati regimi di attività motoria si associa alla responsabilità individuale nei confronti della salute. Le scelte corrette dipendono da informazione ed educazione individuali basate sull’evidenza scientifica e nel rispetto, ove possibile, dei vari contesti culturali.
La comunità scientifica deve adottare strategie mirate basate sull’uso di linee guida condivise e percorsi cognitivi e formativi.
È necessario diffondere informazioni chiare e corrette in campo nutrizionale per ottenere buoni livelli di consapevolezza e responsabilità del consumatore; occorre evitare la confusione e il disorientamento popolare.
Adottare un corretto stile di vita e usare una buona educazione alimentare rappresentano gli strumenti più efficaci. L’autoregolamentazione di comportamenti secondo severi codici etici osservati dall’industria alimentare dovrebbe essere in accordo con le istituzioni governative.
In Italia, il diabete non può prescindere da una analisi delle complicanze croniche tardive. In un momento in cui è raro il decesso per cause acute, ne rappresenta il principale costo umano ed economico.
La cura del diabete assorbe il 6,65% della spesa sanitaria complessiva.
Attività Fisica Adattata e prevenzione nel Diabete e Obesità
Il farmaco “attività motoria” viene frequentemente “dimenticato” dagli operatori sanitari. Come tale, viene generalmente prescritta in modo superficiale con scarsa convinzione e indicata con la generica affermazione di un “vada in palestra”.
Tuttavia, non si può scherzare di fronte ad un argomento del genere ed essere superficiali.
Comunque, per rispondere a queste criticità che impongono una forte professionalità specialistica, occorre escludere gli improvvisati “professionisti del fai da te”.
A tal proposito, serve prediligere l’attività tecnica degli Specialisti in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate (Specialisti A.M.P.A., opportunamente formati presso gli atenei universitari).
Inoltre, occorre sostenere e diffondere tutte le iniziative che promuovono un corretto stile di vita e una regolare attività motoria. Perciò, questo resta lo strumento essenziale ed efficace nella prevenzione del diabete e nel miglioramento della salute.
Nel complesso, i punti di forza dell’intervento basato sull’attività motoria e sullo corretta conduzione dello stile di vita, può dare un grande contributo. Ciò, senza contrapposizione all’uso del farmaco e affiancandone sapientemente le dosimetrie.
Quindi, assieme all’A.F.A. (Attività Fisica Adattata), la prevenzione è lo strumento più efficace per contrastare l’epidemia di diabesità.
In conclusione, un approccio multidisciplinare integrato, associato ad un’adeguata campagna di informazione, potrebbe ridurre in maniera efficace la morbosità di questo fenomeno. Ma occorre adottare una definita strategia globale. In una parola, servono precisi piani di azione attuabili, che tengano in debita considerazione gli aspetti politici, epidemiologici, clinici, ambientali ed infrastrutturali.
Bibliografia per Diabete e Obesità
http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs311/en/index.html
Inoltre, Se desidera avere più informazioni per
Attività Fisica Adattata per il trattamento di diabete e obesità,
oppure, avere chiarimenti su problematiche personali, se ha un problema particolare ed urgente, o se desidera avere un breve primo colloquio informativo tecnico prima di richiedere l’appuntamento per una Consulenza, avrà la possibilità di parlare con uno dei nostri specialisti dell’Esercizio Fisico semplicemente richiedendolo all’Operatore di Segreteria:
Tel.: 095/387810 – Cell.: 338/9134141
e-mail: drcarmelogiuffrida@yahoo.it oppure : info@drcarmelogiuffrida.com
#diabete #obesità #diabesità #prevenzionediabeteacatania #malattiecardiovascolariacatania #dismetabolismiacatania #obesiacatania #diabeticoacatania #disfunzionimetabolicheinsicilia #attivitàfisicaperobesitàacatania #eserciziofisicoadattatoperdiabeticiacatania #eserciziperdiabetici #sportperdiabeticoacatania #allenamentoindividualizzatoperdiabeteacatania #allenamentopersonaleacatania #trainingdiabeteacatania #dimagrireacatania #specialistiobesitàacatania #centrospecializzatoperobesitàacatania