Disturbi perineali e Attività Fisica Adattata
Disturbi perineali – per il perineo è indicata la ginnastica pelvica quale Attività Fisica Adattata!
Prof. Dott. Carmelo Giuffrida
DISTURBI PERINEALI: L’incontinenza urinaria e fecale, la stipsi, il prolasso uro-genitale, il dolore perineale cronico, i disturbi sessuali, la coccigodinia (dolore al coccige), sono riassumibili nel termine di “ disturbi perineali ”. In sintesi, presentano una pesante ripercussione sulla sfera personale, emotiva e comportamentale. In ogni modo, costituiscono un importante motivo di disabilità e di handicap coinvolgente circa il 30% della popolazione femminile nazionale.
A proposito della Ginnastica del pavimento pelvico: l’intuizione di Kegel!
Per riassumere, già negli anni ’50, il ginecologo americano, Arnold Kegel, dimostrò l’utilità di una stimolazione mio-fasciale corretta.
Infatti, sfruttando l’allenamento in feedback dei muscoli del perineo nelle donne con disfunzionalità urinaria da sforzo dimostrò come si potevano contrastare le manifestazioni di incontinenza.
La prevenzione dei disturbi perineali è fondamentale – per inciso, si interviene con la ginnastica del pavimento pelvico!
Negli ultimi decenni la prevenzione nel settore è stata assai carente. Contestualmente, le aziende produttrici di pannolini hanno foraggiato, per ovvi motivi commerciali, le spinte all’acquisto di assorbenti stimolando i sistemi che ammortizzano l’effetto derivante dall’incontinenza (odori e assorbimento di urine).
Pochi soggetti, quindi, hanno offerto l’opportunità di un recupero funzionale dei muscoli pelvici attraverso l’allenamento funzionale dei distretti perineali. La società, quindi, ha acquisito una mentalità di passiva accettazione di tale fenomeno.
“Ma tanto non c’è niente da fare!”, oppure, “vista l’età…”, sono espressioni che oggi non si accettano più!
Al contrario, ultimamente, viene sempre più richiesto dall’utenza femminile un recupero delle disfunzioni perineali.
Le richieste dell’utenza sono, per lo più, rivolte alle modalità non invasive, soprattutto nel recupero dell’incontinenza urinaria.
Ginnastica pelvica per il recupero del perineo
Un trattamento intensivo di ginnastica perineale, studiato appositamente per il soggetto che necessita di una specifica Attività Fisica Adattata guidata sotto controllo specialistico, può apportare ottimi risultati e benefici. Tra l’altro, se condotta in ambiente altamente specializzato, associata ad un auto-training domiciliare si possono mantenere i risultati con sufficiente garanzia. In queste circostanze, quindi, si consente di eliminare ed allontanare condizioni patologiche particolari. L’obiettivo educativo finalizzato del protocollo, perciò, produce esperienze positive che ne convalidano i contenuti tecnico-scientifici. Questa finalizzazione, pertanto, si riscontra in donne a rischio di disfunzione. Ne sono un esempio, le atlete, oppure le donne in gravidanza o in stato post-gravidico che presentano sintomi di disfunzione perineale, non obbligatoriamente in peri-menopausa. Pertanto, le corrette stimolazioni di A.F.A. – Attività Fisica Adattata – e la modificazione delle abitudini minzionali scorrette, ormai, godono di ottima evidenza statistica accettata da tutte le comunità scientifiche internazionali.
Disturbi perineali: Come ottenere una buona funzione del perineo con la ginnastica pelvica!?
Per ottenere una buona funzione perineale, è indispensabile migliorare l’attività del sistema fascio-legamentoso pelvico e dei muscoli perineali (muscolo pubo-coccigeo ed elevatore dell’ano). Complessivamente, particolare attenzione va rivolta alle risposte delle innervazioni e dei visceri pelvici (vescica, utero, ano), preservandone la localizzazione e il mantenimento in sede anatomica.
Per essere breve, in ogni caso, la statica pelvica deve essere stabilizzata .
Perciò, si rende necessario potenziare la struttura di sostegno costituita da tutti i muscoli perineali. Inoltre, occorre non compromettere la struttura di sospensione, costituita dalle strutture mio-fasciali e legamentose.
Il beneficio che ne deriva riguarda anche la continenza uro-fecale, la percezione sessuale e le contratture loco-regionali tipiche (mialgia tensiva del pavimento pelvico). Dato che queste potrebbero sfociare nel dolore cronico perineale, sarà bene interessare tutte le tipologie di fibre muscolari che costituiscono la regione perineale.
Protocollo di ginnastica perineale per i disturbi pelvici: Gli obiettivi
Il piano di trattamento dei disturbi perineali con attività motoria, così, viene finalizzato, individualizzato e adattato alle esigenze del singolo soggetto per intensità, frequenza, durata. Gradualmente, viene incrementato nel tempo commisurandone i parametri alle capacità funzionali soggettive.
Per essere precisi, prevede un primo periodo di ambientamento e di adattamento con rapporto 1:1 con una seduta settimanale.
Una volta che si ottiene un minimo di capacità fisiche, si può optare di operare in seno a mini-gruppi di lavoro (max 3-4 persone). La cadenza bi-tri-settimanale consente di mantenere e/o ottimizzare le acquisizioni finalizzate alla prevenzione ed al potenziamento perineale. Pertanto, con questo sistema si abbattono i costi e si incrementa l’esercizio fisico specifico.
La singola seduta di ginnastica del perineo ha un tempo variabile che oscilla dai 50 ai 60 minuti di attività.
L’intero piano di trattamento del pavimento pelvico viene integrato dal piano di lavoro domiciliare con esercizi appositamente studiati e insegnati. Di conseguenza, questi vengono ripetuti autonomamente anche più volte al giorno, secondo le istruzioni impartite. In fase iniziale, a tale proposito, un momento di informazione fondamentale riguarda l’ambito della prevenzione. L’indispensabile ambito del programma educativo prevede, poi, la fornitura di informazioni di base riguardanti l’anatomo-fisiologia dell’apparato vescico-sfinterico.
Gli interventi di prevenzione dei disturbi perineali non si limitano solo a potenziare i muscoli del pavimento pelvico. Piuttosto, tendono a facilitare l’apprendimento o il ri-apprendimento di gesti motori specifici per ottenere il controllo disfunzionale degli automatismi sfintero-perineali.
Il piano di lavoro: la ginnastica pelvica nei disturbi del perineo
Il piano di lavoro per il recupero del pavimento pelvico prevede, complessivamente, un percorso di mantenimento nel tempo. Infatti, in tempi successivi, chi ha raggiunto gli obiettivi minimi durante il trattamento individuale può essere aggregato in un mini-gruppo.
Quindi, grazie a un percorso speciale integrato condotto in seno a un piccolo gruppo, è possibile proseguire il trattamento. Così, si può ottimizzare una adeguata coordinazione e automatismo delle funzioni perineali. Per farla breve, ciò si ottiene attraverso:
– percezione del proprio corpo;
– recupero delle limitazioni funzionali con esercizi di mobilizzazione e di stretching miofasciale;
– potenziamento funzionale dei muscoli e capacità di rilassamento;
– coordinazione neuro-muscolare e integrazione dei muscoli perineali nelle attività quotidiane che, a proposito, comportano aumento della pressione addominale per effetto di sforzi fisici;
– coordinazione dell’attività pelvica con il diaframma durante il tetra-ritmo respiratorio.
Ginnastica pelvica e del perineo: Criteri di esclusione dall’Attività Fisica Adattata
In sintesi, i criteri di esclusione a effettuare un piano di trattamento indirizzato ai disturbi del perineo per mezzo di Attività Fisica Adattata riguardano:
- decadimento cognitivo grave;
- condizioni cliniche acute e/o riacutizzate;
- incapacità di deambulazione autonoma;
conseguentemente,
- impossibilità di raggiungere autonomamente o con l’aiuto di un caregiver il luogo in cui si deve espletare la sessione di attività fisica;
- incapacità di collaborazione individuale nel rapporto 1:1 o nella interazione con il mini-gruppo;
tutto sommato, quindi:
- incapacità di contrarre il muscolo pubo-coccigeo;
- presenza di inversione del comando perineale nei soggetti incapaci di “contrarre” e che “spingono” attraverso l’uso involontario dei muscoli addominali.
Comunque, se desidera avere più informazioni, avere chiarimenti su problematiche personali, se ha un problema particolare ed urgente, o se desidera avere un breve primo colloquio informativo tecnico prima di richiedere l’appuntamento per una Consulenza, avrà la possibilità di parlare con uno dei nostri specialisti dell’Esercizio Fisico semplicemente richiedendolo all’Operatore di Segreteria:
Tel.: 095/387810 – Cell.: 338/9134141
e-mail: drcarmelogiuffrida@yahoo.it oppure : info@drcarmelogiuffrida.com
Bibliografia nazionale in riferimento ai disturbi perineali e alla ginnastica pelvica:
- Macchi C, Benvenuti F, Nucida V et al. Attività Fisica Adattata
- Di Benedetto P., Di Silvestre A., Zampa A. Il trattamento fisio-riabilitativo dell’incontinenza urinaria femminile. Eur. Med. Phys. 1987; 23:193-200
- Di Benedetto P. Riabilitazione uro-ginecologica. Minerva Medica Ed, I ed 1995; II ed 2004
- Dolfo E, Di Benedetto P. Chinesiterapia pelvi-perineale. Trieste, ART ed, 1993
Bibliografia straniera sui disturbi perineali e sulla ginnastica pelvica:
- Smith J.H. et al. Adult conservative management. In: Abrams P., Cardozo L., Khoury S., Wein A. Incontinence Health Publications, Paris. 4th International Continence Consultation, Paris 2008, 4th Edition, 2009
- Kegel A.H. Progressive resistance exercise in the functional restoration of the perineal muscles. Am. J. Obst. Gynecol. 1948; 56:238-49
- Bourcier A., Juras J. Urodynamique er réadaptation en urigynécologie. Paris, Vigot Ed., 1986
- Benvenuti F., Caputo G.M., Sandinelli S. et al. Reeducative treatment of female genuine stress incontinence. Am. J. Phys. Med. 1987; 66:155-68
Inoltre, sui disturbi disturbi perineali e pelvici
- Bø K. Pelvic floor muscle training for stress urinary incontinence. In: Bø K. et al. Physical therapy for the pelvic floor. Churchill Livingstone Elsevier 1997; Chap 9:171-86
- Lagro-JanssenT., van Weel C. Long-term effect of treatment of female incontinence in general practice. British Journal of General Practice 1998; 48:1735-8
In sintesi:
- Bø K., Kwarstein B., Nygaard I. Lower urinary tract symptoms and pelvic floor muscle exercise adherence after 15 years. Obstetrics and Gynecology 2005; 105:999-1005
- Bø K. Pelvic floor muscle training for stress urinary incontinence. In: Bø K., Berghmans B., Mørkved S., Van Kampen M. Evidence-based physical therapy for the pelvic floor. Churchill Livingstone Elsevier 2007; 171.87
Per tornare al soggetto, ulteriore bibliografia sui disturbi disturbi perineali e pelvici:
- Di Benedetto P., Delneri C., Giorgini T., Coidessa A., Cattarossi L. Pelvic floor rehabilitation in female urinary incontinence: 10 years later. Abstract, 38th Annual Meeting of International Continence Society, Cairo, October 20-24, 2008
- Stuart M., Benvenuti F., MacKo R., et al. Community-based adaptive physical activity program for chronic stroke: feasibility, safety, and efficacy of the Empoli model. Neurorehabil. Neural Repair, 2009;23 (7): 726-34
infine,
- Di Benedetto P., Floris S., Coidessa A. Rationale of pelvic floor muscle training in women with urinary incontinence. Minerva Ginecol. 2008; 60:529-41
Per riassumere:
- Di Benedetto P. Adapted Physical Activity and Urinary Incontinence. AAPMR, Abstract, Orlando 17-20 Novembre 2011
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