Ginnastica vascolare per arti inferiori e gambe gonfie: uso dell’Attività Fisica Adattata
Ginnastica Vascolare arti inferiori e gambe gonfie
Trattare gli arti inferiori in ambiente specializzato per riattivare la pompa plantare e la capillarizzazione

Gambe gonfie e ginnastica vascolare – Repertorio Laboratorio di Posturologia e Scienze dell’Esercizio Fisico – Prof. Carmelo Giuffrida – Catania
L’A.F.A. (Attività Fisica Adattata) finalizzata al recupero di gambe gonfie e di ritenzione idrica – o Ginnastica vascolare finalizzata, viene sempre più spesso richiesta per migliorare la funzionalità mio-fasciale per riattivare le capacità muscolari, per riattivare la pompa plantare, per stimolare le grandi funzioni organiche e per consentire un netto miglioramento delle qualità fisiche di base.
Associata all’Emolinfodrenaggio, la ginnastica vascolare è la carta vincente per migliorare la funzionalità dell’intero corpo. Rende più efficienti e belle le gambe che mostrano inestetismi e stanchezza.
Le pioneristiche ricerche di Emil Vodder
Le pioneristiche ricerche che Emil Vodder condusse sperimentalmente nella Francia del 1930 portarono a una riscoperta e a una rivalutazione della linfologia, le cui note fisiologiche erano ben conosciute sin dalle epoche più remote ma che erano cadute nell’oblio.
La linfologia studia la linfa come sistema organico;
Il linfodrenaggio manuale è la tecnica specifica per rieducare la funzione di quest’organo.
L’Emolinfodrenaggio non si occupa solo del drenaggio degli accumuli di liquidi ma anche di risolvere una molteplicità di alterazioni patologiche.
Dopo Vodder, i suoi risultati furono rivisti ed elaborati da Asdonok, Földi e Wittlinger.
Il maggior contributo relativo alla pratica e allo sviluppo della tecnica manuale fu dato da Wittlenger. Questi, autorizzato dallo stesso Vodder, fondò la “Dr. Vodder Schule” di Walchsee in Austria – per studiare e perfezionare le varie possibilità applicative in funzione dei diversi stati disfunzionali.
Negli edemi linfostatici la “Dr. Vodder Schule” elaborò un sistema combinato di bendaggio compressivo da utilizzare dopo il trattamento e che costituisce una parte integrante del linfodrenaggio per garantire il successo dell’intervento manuale.
Ginnastica Vascolare arti inferiori: in ambiente specializzato migliora funzionalità mio-fasciale, qualità fisiche, riattiva capacità pompa plantare, stimola funzioni organiche
Altre misure rieducative proseguono e sviluppano le ricerche sperimentali condotte secondo il pensiero di Vodder nei confronti della sindrome più comunemente chiamata “EDEMA” e, nello specifico, l’A.F.A. Vascolare – (Attività Fisica Adattata) – o semplicemente Ginnastica vascolare finalizzata, concorrono al raggiungimento del risultato desiderato.
Osservando la Fisio-patologia umana si può riscontrare che, quasi sempre, i quadri clinici e la globalità degli interventi sono accompagnati da edemi, da un maggiore accumulo di liquidi, sia essudati che trasudati.
Linfodrenaggio con movimenti guidati in postura declive!?
Pertanto, le indicazioni al linfodrenaggio manuale non si limitano al solo trattamento degli edemi linfostatici e non può essere intesa come una tecnica di massaggio in senso tradizionale. Ma è un metodo di trattamento funzionale che deve seguire una lista di indicazioni ben precise.
La particolarità tecnica favorisce il deflusso dei liquidi in eccesso attraverso le vie linfatiche; la pressione esercitata e il conseguente rilassamento tissutale provocano il rilascio di endorfine fisiologiche che inibiscono il sistema nervoso vegetativo; la tecnica stimola le fibre nervose nei vasi e nel tessuto connettivo provocando un riflesso inibitorio del simpatico mediante l’attivazione di “meccanismi di commutazione” neuronici.
Il plesso nervoso e i suoi schemi di ricezione e trasmissione è anche all’origine dell’effetto analgesico che si ottiene mediante la stimolazione recettoriale e il controllo del gate system.
L’indicazione classica per attivare un emolinfodrenaggio manuale è l’edema linfostatico in cui il trasporto dei liquidi e, soprattutto, delle proteine è disturbato poiché, le vie linfatiche, sono danneggiate o interrotte a causa di interventi chirurgici, radiazioni, lesioni, infezioni o difetti congeniti.
Col tempo, il ristagno di proteine causa la fibrotizzazione del tessuto e ciò comporta ulteriori peggioramenti del deflusso linfatico.
Ginnastica Vascolare arti inferiori:
Altre forme patologiche risentono favorevolmente dell’esercizio fisico – L’edema ciclico idiopatico
Colpisce esclusivamente le donne e si manifesta con edemi (ricchi di proteine pur essendo completamente intatte le vie di deflusso linfatico) in tutto il corpo. Insorge per cause idiopatiche (non ben chiare).
Dato che l’edema si manifesta in corrispondenza del ciclo mestruale e scompare dopo la menopausa, è indubbia la corresponsabilità del sistema ormonale femminile. La causa è individuabile in un’alterazione della permeabilità vasale.
Ginnastica Vascolare arti inferiori:
La pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica o lipo-edema
Conosciuta come “buccia d’arancia” per la sua manifestazione in IV° stadio (Il lipo-edema si sviluppa in 4 stadi: nei primi 2 stadi è reversibile, nel III° e IV° stadio si ha irreversibilità).
Questa non è una proliferazione del tessuto adiposo ma di un suo accumulo con alterazioni patologiche che si manifestano inizialmente con micro-edemi che insorgono a causa di un maggior afflusso di liquidi nei tessuti. Col tempo, i micro-edemi si fibrotizzano causando, nell’ulteriore decorso, una progressiva alterazione dei vasi linfatici a cui subentra anche una componente linfo-statica.
In questo caso, il linfodrenaggio manuale si usa sia per il suo effetto drenante che per quello analgesico. Il bendaggio compressivo dopo l’emolinfodrenaggio è auspicabile sebbene la maggior parte dell’utenza non lo sopporta in una fase di trattamento iniziale.
Ginnastica Vascolare per gambe gonfie:
Gli edemi venosi

Walking: Gambe gonfie e ginnastica vascolare – Repertorio Laboratorio di Posturologia e Scienze dell’Esercizio Fisico – Prof. Carmelo Giuffrida – Catania
Questa tipologia di edema insorge a causa di una stasi venosa che comporta una maggiore ultra-filtrazione.
Quando il deflusso linfatico non funziona, il linfodrenaggio manuale non è il metodo di prima scelta sebbene possa servire a stimolare l’attività delle vie linfatiche e a scaricare il sistema venoso deficitario.
In questi casi, prima o poi, insorge la tromboflebite che, in fase di guarigione, può causare fibrotizzazioni locali. Col tempo, può subentrare anche una componente linfostatica.
Se l’ulcera venosa (come nelle ulcere diabetiche) si è già formata, indica una grave lesione tissutale con interessamento delle vie linfatiche. Pertanto, il trattamento con linfodrenaggio manuale associato alla ginnastica vascolare trova grande indicazione.
… e le ulcere degli arti inferiori!
Ovviamente, anche le ulcere arteriose possono godere di un buon esito a seguito del trattamento linfatico condotto con particolare dovizia tecnica e correttezza professionale.
– Obliterazioni arteriose degli arti inferiori: anche in questi casi gli edemi locali che insorgono possono essere drenati con ottimi risultati. Ciò, in quanto il tessuto migliora nel suo complesso e vengono sfruttati l’effetto analgesico e simpaticolitico che ne deriva.
– Ferite post-operatorie: trattate subito dopo l’intervento con linfodrenaggio manuale migliorano dal punto di vista estetico. Poiché vengono drenati edemi ed ematomi che si formano nella zona interessata, si riduce la formazione di siero (che è sempre la maggiore complicanza nel processo di riparazione. Il linfodrenaggio stimola la creazione di nuove vie linfatiche attraverso il tessuto cicatriziale. Pertanto, migliora lo stato generale tissutale soprattutto nei soggetti che presentano formazioni di cheloidi (col trattamento diventano più chiari e morbidi).
– Ustioni: nelle cicatrici da ustione, il linfodrenaggio manuale permette di drenare le vesciche riducendo la cicatrizzazione. Se le cicatrici si sono già formate ne migliora notevolmente lo stato riducendo la fibrotizzazione.
Ginnastica Vascolare per gambe gonfie
Quale Ginnastica vascolare !?
L’A.F.A. (Attività Fisica Adattata) – o Ginnastica vascolare finalizzata, deve essere sfruttata al meglio con appositi esercizi studiati per migliorare la funzionalità mio-fasciale. Ciò è in grado di restituire una buona capacità muscolare. La pompa plantare non può non risentire favorevolmente dello stimolo derivante dalla contrazione muscolare. Le grandi funzioni organiche (cardiorespiratorie e circolatorie) migliorano sensibilmente con l’esercizio fisico consentendo un netto miglioramento delle qualità fisiche di base.
L’associazione di Esercizio Fisico all’Emolinfodrenaggio è, indubbiamente, la carta vincente per migliorare lo stato disfunzionale. Le gambe gonfie e incapaci di dare le giuste risposte ad una permanenza protratta in stazione seduta o statica in piedi risentono favorevolmente dell’attività motoria. Se l’esercizio fisico è ben condotto, assicura la funzionalità dell’intero corpo, aiuta a rendere più efficienti e belle le gambe. Inoltre, assicura il pieno controllo di un quadro cronico che mostra inevitabilmente inestetismi e costante senso di stanchezza.
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Ginnastica Vascolare
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