Attività Fisica Adattata e Sport nel Diabete
Il Diabete: Gestirlo nel migliore dei modi nell’ambito dell’esercizio fisico spesso richiede un allenamento in condizioni “estreme” e rappresenta una sfida ad auto-condurre la vita quotidiana.
Prof. Dott. Carmelo Giuffrida
Lo Studio del Prof. Dott. Carmelo Giuffrida e i Membri della sua Equipe, coscienti che il mondo dello sport connesso al diabete mostra alcune peculiarità ed originalità, si occupa da oltre 30 anni della diffusione dello sport, della formazione di Tecnici dell’Esercizio Fisico, del sostegno di atleti con diabete, della promozione della salute attraverso l’attività motoria nelle persone con il diabete.
Il Team dello Studio non è costituito da “professionisti del fai da te” ma da Specialisti della diabetologia.
Ogni Professionista, per le proprie specifiche competenze professionali, segue, con tutti i crismi scientifici necessari, l’utente che si affida alle sue attenzioni tecniche!
Perciò, nulla viene lasciato al caso. In particolare, si è creato un network tecnico in grado di interagire con le esigenze e l’attività del semplice sportivo o dell’atleta diabetico. Pertanto, si è in grado di fornire condizioni di consapevolezza all’atleta diabetico. Il network tecnico, quindi, è attento e capace di valutare sempre il rapporto rischio-beneficio e i protocolli da seguire.
Il Diabete: E se l’Attività Fisica diventa sport agonistico ?
Quando la pratica sportiva è di tipo agonistico, oltre agli effetti positivi legati alla pratica dell’attività motoria, si vengono a creare condizioni e situazioni che pongono importanti sfide alla persona (soprattutto se in presenza di condizioni patologiche come il diabete) e ai professionisti che seguono quell’utente.
La situazione ideale per il diabetologo è quella in cui il consumo di glucosio avviene ogni giorno in orari, quantità e modalità prevedibili.
Questo è ciò che accade regolarmente con l’assunzione di glucosio ai pasti principali e quello che è possibile realizzare se si svolgono attività ludiche.
D’altra parte, assai meno “ideale” può essere quello che avviene con la pratica agonistica.
Gli orari di gara possono differire molto, anche da un giorno all’altro.
Gli allenamenti possono essere diversamente intensificati in funzione della sua programmazione.
La partecipazione reale alla competizione (in campo o in panchina) può essere decisa all’ultimo momento.
Il network include al suo interno anche l’atleta diabetico che viene istruito e formato. Ciò, per comunicare in modo corretto e convincente ai Tecnici importanti informazioni utili. In particolare, questo sistema consente di operare meglio nel rispetto dei principi della moderna Diabetologia. In altre parole, rappresenta una alternativa al fine di valorizzare l’attività fisica quale importante mezzo di crescita e di formazione della persona con diabete.
Per affrontare queste situazioni, mantenere la salute acquisendone le opportune conoscenze e metodologie applicative, sarebbe necessario avere un atleta ‘modello’, ma non basterebbe!
Combattere il Diabete: meglio un lavoro d’Equipe!
Occorre un lavoro di gruppo. Il Team ottimale è costituito almeno da un Medico Specialista in Endocrinologia-Diabetologo, uno Specialista in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate, un Medico dello Sport. E’ indispensabile che il Team sappia affrontare l’entità dello sforzo. Inoltre, deve stabilire la misura in cui questo sarà sostenuto dai tessuti muscolari. Ciò, attraverso carboidrati o acidi grassi liberi (generalmente il ricorso ai grassi è inversamente proporzionale all’intensità).
Un impegno che si aggiunge alla necessità di calibrare con sapienza sia l’equilibrio glicemico precedente all’attività sportiva, sia quello nelle ore seguenti (in cui la ricostituzione delle riserve di glucosio provoca una tendenziale ipoglicemia).
Il Diabete e la legge del 16 marzo 1987 n°115 = legge-quadro coniata a difesa dei diabetici di alto interesse sociale!
Non vi sono ad oggi impedimenti normativi o legali alla pratica di attività fisica da parte della persona con diabete.
Tra le disposizioni erogate per la prevenzione e la cura del diabete mellito, l’art. 8 recita che “la malattia diabetica priva di complicanze invalidanti non costituisce motivo ostativo al rilascio del certificato di idoneità fisica per l’iscrizione nelle scuole di ogni ordine e grado, per lo svolgimento di attività sportive a carattere non agonistico e per l’accesso ai posti di lavoro pubblico e privato, salvo i casi per i quali si richiedano specifici, particolari requisiti attitudinali”: legge del 16 marzo 1987 n°115.
Il comma 2 del medesimo art. 8 fa delle precisazioni. Infatti, in caso di attività sportive agonistiche, il certificato deve essere “rilasciato previa presentazione di una certificazione del medico diabetologo curante che attesti lo stato di malattia diabetica compensata, nonché la condizione ottimale di autocontrollo e di terapia da parte del soggetto diabetico”.
Il Diabete : effetti dell’Attività Fisica Adattata !!!
In generale, ed indipendentemente dalla tipologia del soggetto, l’attività fisica può:
- ridurre il rischio di incidente cardiovascolare (infarto, ictus, ecc.) per il suo effetto diretto sul cuore e sui vasi;
- intervenire in modo indiretto su TUTTI i fattori di rischio cardiovascolare:
- riduce la pressione arteriosa a riposo,
- aiuta a dimagrire,
- aumenta il livello di colesterolo HDL.
- diventare il più potente farmaco esistente in natura capace di contrastare la sindrome metabolica;
- diventare essenziale nell’aumentare la tolleranza e l’utilizzo del glucosio;
- ridurre il rischio di diabete di tipo 2;
- migliorare il trattamento con insulina, nel diabete di tipo 1.
- incrementare la captazione del glucosio anche per 16 ore con una seduta isolata di esercizio fisico;
- migliorare del 30% e per lungo tempo la captazione insulino-mediata dopo alcune settimane di allenamento condotto in regime aerobico.
In condizioni fisiologiche e in presenza di patologie metaboliche come il diabete, l’esercizio fisico diventa estremamente utile ed efficace per mantenere una condizione di benessere psico-fisico e per ottimizzare la gestione terapeutica, svolgendo un serio impatto positivo sulla sfera psichica ed emotiva del soggetto diabetico-atleta.
L’obiettivo ideale e mediaticamente rilevante è:
- il conseguimento di buoni risultati atletici;
- il miglioramento del controllo glico-metabolico;
- una buona educazione al controllo terapeutico;
- una acquisizione consapevole alla convivenza con il diabete.
- il raggiungimento di un corretto equilibrio psichico del diabetico atleta;
- il contributo a proporre e a diffondere una immagine positiva di vitalità e di benessere.
Effetti benefici dell’Attività Fisica Adattata sul sistema cardiovascolare
Gli effetti benefici sul sistema cardiovascolare inducono a praticare responsabilmente l’attività fisica obbligando il soggetto ad effettuare:
- un’autocontrollo glicemico costante e “ragionato”;
- una costante attenzione alle proprie scelte alimentari;
- una valutazione previsionale del dispendio energetico e del fabbisogno glucidico compensatorio.
La pratica regolare dell’attività motoria in persone con diabete sviluppa caratteristiche tipiche dello sport come la lealtà, la disponibilità ad aiutare gli altri e la valutazione del rapporto rischio-beneficio.
Soddisfazioni atletiche, costante percezione delle buone condizioni di salute, miglioramento della qualità della vita, accettazione del processo della malattia cronica, aspetti umani etici estremamente formativi, …
Tutto ciò, diventa un valore aggiunto al modello pedagogico con cui convive il diabetico!
Se desidera avere più informazioni, avere chiarimenti su problematiche personali, se ha un problema particolare ed urgente, o se desidera avere un breve primo colloquio informativo tecnico prima di richiedere l’appuntamento per una Consulenza, avrà la possibilità di parlare con uno dei nostri specialisti dell’Esercizio Fisico semplicemente richiedendolo all’Operatore di Segreteria:
Tel.: 095/387810 – Cell.: 338/9134141
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