Il nuoto non fa bene: ne parla Sport Senators
Il nuoto non fa bene – L’attività natatoria nella scoliosi: miti e tabù da sfatare
Sport Senators parla del libro scritto dal Dott. Rodolfo Lisi e dal Dott. Carmelo Giuffrida
Il nuoto non fa bene: i cronisti di 45 Olimpiadi e centinaia di competizioni internazionali di tutti gli sport, “firme” della Gazzetta dello Sport, si sono riuniti in un sito web per fornire un’informazione nuova, travolgente ed approfondita fondando un palcoscenico di alto livello di opinioni, riflessioni, ricordi e testimonianze e dando origine a SPORT SENATORS !!!
E Sport Senators parla di ciò che i due ricercatori italiani, Rodolfo Lisi e Carmelo Giuffrida, descrivono all’interno dell’unico libro esistente in Italia sull’argomento edito da Il Trifoglio Bianco, Latina, 2019 nel proprio sito web, nella pagina Facebook e su Twitter:
Il nuoto non “cura” la scoliosi risultando, in alcuni casi, addirittura controindicata e certamente inutile ai fini del riequilibrio posturale trattandosi di attività mobilizzante e in ridotto carico gravitazionale.
Il nuoto non è il “toccasana” della scoliosi per ovvi motivi biomeccanici e fluidodinamici!
“Negli ultimi anni si è indirizzato troppo spesso, e senza motivarlo scientificamente, verso l’attività in piscina indicando il nuoto come “toccasana” della scoliosi. Il nuoto non può essere prescritto in presenza di scoliosi. Non si può creare l’illusione di una sua miracolistica efficacia poiché, al pari di qualunque altra attività sportiva, è privo di un qualsivoglia effetto rieducativo-compensativo”.
È utile chiarire il ruolo delle attività acquatiche e natatorie che ricoprono un ruolo di dubbia validità. “Purtroppo, si è soliti prescrivere il nuoto, come oggetto di attenzioni ingiustificate e controproducenti nel processo di normalizzazione delle alterazioni morfologico-posturali e nella rieducazione della scoliosi”.
Gli Autori richiamano gli studi del belga Geyer che furono presentati in un suo articolo del 1986. Questi affermava che, in adolescenti affetti da scoliosi toraciche con gibbosità superiore ai 10 millimetri, il nuoto diventa dannoso. Ciò si verifica per effetto della pressione dell’acqua e della respirazione forzata che determinano un meccanismo auto-deformante.
I due Ricercatori presentano una serie di motivazioni basate su principi di fluidodinamica e di biomeccanica.
E ne sottolineano i punti cardini per spiegare l’affermazione che costituisce il provocatorio titolo di copertina.
Ma il nuoto fa anche bene: i due Ricercatori confermano gli aspetti positivi che ne offre la pratica
Contestualmente, però, i due Ricercatori confermano gli aspetti positivi che offre la pratica del nuoto. Infatti, offrono una visione d’insieme su pro e contro delle attività natatorie!
Il nuoto, se inteso quale attività motoria ricreativa con impegno minimo e per un massimo di 2-3 volte alla settimana, senza forzare eccessivamente i quadricipiti femorali con movimenti violenti e/o veloci, il nuoto, così come la danza o la ginnastica artistica, non comporta elementi tali da scatenare danni.
Se desidera ricevere più informazioni, avere chiarimenti su problematiche personali, se ha un problema particolare ed urgente, o se desidera avere un breve primo colloquio informativo tecnico prima di richiedere l’appuntamento per una Consulenza, avrà la possibilità di parlare con uno dei nostri specialisti dell’Esercizio Fisico semplicemente richiedendolo all’Operatore di Segreteria:
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