Ipercifosi dorsale
Ipercifosi: Attività Fisica Adattata e ginnastica correttiva nel Morbo di Scheuermann
Prof. Dott. Carmelo Giuffrida
Ipercifosi dell’adolescenza, cifosi giovanile, osteocondrite giovanile, morbo di Scheuermann: sono denominazioni di ciò che spesso interessa l’apparato locomotore di ragazzi in piena età dello sviluppo in età compresa tra i 12 e i 17 anni.
I maschi sono più interessati rispetto al sesso femminile.
La causa è ancora sconosciuta sebbene esista una frequente incidenza familiare (Hagen 1951, Rahke 1966, Halal 1978).
Correlata all’insorgenza patogena, l’ipercifosi dorsale sembra essere legata a una componente che agisce sulla variazione ormonale o del metabolismo e non sempre dipende da una debolezza posturale.
Scheuermann parla dell’ipercifosi come necrosi avascolare!
Già nel 1920, con l’uso di esami schermografici, Scheuermann descrisse per la prima volta questa deformazione dimostrando che le alterazioni strutturali dei corpi vertebrali sono la causa primaria che innescano il processo patologico che si basa su una necrosi avascolare.
Questa teoria non fu mai confermata (Schmorl 1930, Bradford e altri 1975, Ippolito e Ponseti 1981).
Schmorl nel 1930 affermò che il materiale discale potrebbe penetrare attraverso le corticali superiori e inferiori del soma vertebrale.
Muller e Gschwend, nel 1969, misero in relazione la presenza di alterazioni radiologiche tipiche del Morbo di Scheuermann in soggetti affetti da sindrome di Turner che presentano essenzialmente grave osteoporosi (assimilabile a quella post menopausa).
Ippolito e Ponseti, nel 1981, rilevarono anomalie nelle cartilagini di accrescimento dei corpi vertebrali ma, istologicamente, il materiale discale risultava normale.
A tutt’oggi non ci sono rilevanti innovazioni in merito. Però si deve evidenziare che anche i soggetti privi di ipercifosi possono presentare ernie di Schmrol in un normale esame radiografico.
In molti soggetti, ma non su tutti, si notano i muscoli ischio-crurali accorciati divenendo fattore essenziale nello sviluppo della deformità vertebrale. Le contratture dell’ileopsoas contribuiscono a tale processo.
Scadente o errata alimentazione, alterazione del metabolismo osseo, sono correlabili ai fattori causali.
I soggetti con ipercifosi o morbo di Scheuermann vengono valutati sulla base della reale deformità posturale.
Non sempre vi si accompagna sintomatologia con dolore che, essenzialmente, è presente nei primi stadi della sindrome con una maggiore incidenza all’aumento dell’età.
Clinicamente si può riscontrare un incremento della curva fisiologica di oltre 20-50° conferendo alla cifosi una considerevole strutturazione. Questa non si riduce neanche con l’iper-estensione della regione dorsale mentre, la conseguente iperlordosi lombare, è solitamente non strutturata.
L’ipercifosi più difficile da valutare è quella toraco-lombare e lombare che, comunque, viene individuata dalle sporgenze delle apofisi spinose.
Di solito, all’ipercifosi si associa una leggera scoliosi. L’osservazione effettuata nel corso degli anni depone per deviazioni scoliotiche a livello dorsale con maggiore incidenza della convessità a sinistra.
Nelle radiografie si possono osservare:
- Irregolarità depressive delle corticali dei corpi vertebrali;
- Cavità ossee sferiche attigue alle limitanti superiori – ernie di Schmorl determinate dalla migrazione del tessuto discale nel corpo vertebrale (difetti che possono restituire una reazione ossea in forma di sclerosi periferica);
- Corpo vertebrale parzialmente cuneizzato con orientamento obliquo della limitante superiore nei 2/3 ventrali associato a ipercifosi della parte della colonna dorsale interessata;
- Incremento del diametro sagittale del corpo vertebrale coinvolto;
- Lieve riduzione del disco e dello spazio inter-somatico interessato.
L’ipercifosi dorsale può essere classificata in 3 gradi:
1° Grado: presenza di lieve forma a cuneo che interessa fino a un massimo di 3 vertebre, con modeste irregolarità ondulate delle limitanti dei corpi vertebrali;
2° Grado: presenza di modesta forma a cuneo che interessa fino a un massimo di 3 vertebre, con rilevanti irregolarità ondulate delle limitanti dei corpi vertebrali e cedimenti fino a 5 mm;
3° Grado: presenza di importante forma a cuneo che interessa più di 3 vertebre, con riduzione dello spazio intervertebrale e maggiori sfondamenti che si accompagnano alla presenza di ernie di Schmorl.
Queste osservazioni sono la conseguenza di alterazioni, più o meno estese, del sistema di filamenti di collagene nelle limitanti dei corpi vertebrali interessati. In quest’area il materiale discale viene spinto anteriormente è può penetrare con forza nella zona del corpo vertebrale.
L’incremento della forma a cuneo del corpo vertebrale si può spiegare con le alterazioni cicatriziali delle cartilagini di accrescimento con corrispondente rallentamento della crescita somatica o da un’atrofia da compressione di questi segmenti vertebrali.
La rigidità dei segmenti è la conseguenza della riduzione del tessuto discale e della cicatrizzazione reattiva.
La diagnosi differenziale prende in considerazione le spondilite infettive, le deformazioni traumatiche dei corpi vertebrali, le diverse osteo-condro-distrofie, i tumori, le cifosi post-laminectomie, le cifosi congenite e il Morbo di Bechterew.
Ipercifosi dorsale: Trattamento con A.F.A. – Attività Fisica Adattata
Osservazioni iniziali:
Dato che il tratto rachideo dorsale presenta un accorciamento dei muscoli ischio-crurali occorre quantizzare la funzionalità della riduzione articolare. Per fare ciò si usa il test della flessione del tronco anteriormente e misurazione della distanza dita-terreno.
Occorre quantificare la limitazione dell’estensione.
Il bacino è antero-verso, per cui se ne deve documentare l’assetto.
La gabbia toracica è infossata;
Le spalle sono ad attaccapanni e cadenti;
Lievi asimmetrie laterali e, in particolare, la scoliosi devono essere opportunamente quantizzati.
Muscoli accorciati:
- Ischiocrurali;
- Spinali lombari;
- Grande e piccolo pettorale;
- Muscoli paravertebrali cervicali.
Muscoli eccessivamente allungati:
- Quadricipite;
- Tibiale anteriore;
- Muscoli peronei;
- Estensori del tratto cifotico;
- Muscoli addominali.
Ipercifosi dorsale: Azioni chinesiologiche
La catena cinetica retratta deve essere allungata mentre quella allungata deve essere tonificata per normalizzare l’equilibrio mio-fasciale.
Il lavoro sarà avviato in senso caudale con appropriati esercizi dei piedi per tonificare l’arco longitudinale e trasversale del piede. Devono essere potenziati i muscoli plantari che sostengono gli archi. Al sollevamento sugli avampiedi deve corrispondere una corretta retroversione di bacino.
Agli esercizi di allungamento si alterneranno esercizi di potenziamento riequilibrando al meglio le catene cinetiche mio-fasciali.
Particolare attenzione sarà rivolta alle contrazioni dei muscoli fissatori delle scapole.
All’educazione posturale si assoceranno tecniche di rilassamento mio-fasciale localizzato per singoli gruppi muscolari dopo intenso intervento con lavoro isometrico.
Si potenzieranno i gruppi muscolari erettori del tronco per ottenere uno scarico meccanico dei dischi intervertebrali e dei legamenti.
L’ <<Isola di Schroth>> porta la muscolatura paravertebrale a slittare lateralmente perdendo la necessaria azione di leva per il sostegno della colonna e determinando una insufficienza statica: questa azione sarà combattuta potenziando i muscoli estensori della colonna fino a controllare la scomparsa dell’isola e, possibilmente, restituire alla sua sede normale i fasci muscolari.
Ipercifosi: importante è il feedback continuo
La postura, specialmente nel piano sagittale, sarà migliorata per mezzo di opportune stimolazioni con feed back audio-visivo e propriocettivo.
Inoltre, il soggetto sarà informato e motivato all’esecuzione degli esercizi per rinforzarne la sua compartecipazione.
Foto di controllo effettuate a intervalli regolari giustificheranno l’iter che progressivamente si svolgerà nel corso del tempo.
Globalmente si ricercherà una modificazione posturale della cifosi per consolidare i cambiamenti a lunga scadenza. L’acquisizione di una coscienza della postura corretta sarà applicata alle attività giornaliere (work hardening quotidiano) per influenzare progressivamente un miglioramento della curva cifotica.
Per precisione, si insegnerà a utilizzare una corretta statica. La seduta da adottare a scuola, durante i pasti, durante le conversazioni con gli amici o quando si guarda la TV.
Pertanto, sarà bene fare apprendere come sedersi sulle tuberosità ischiatiche sostenendo la colonna nella sua totale estensione. Inoltre, come evitare la seduta coccigea che, al contrario, stimolerebbe l’incremento della curva cifotica.
Ogni postura o movimento sarà integrato, a lunga scadenza, nello schema corporeo corretto per fugare dalla pressione intra-discale e consentire la massima compensazione possibile.
Ipercifosi dorsale: importante è la modificazione comportamentale e l’apprendimento di corretti schemi corporei!
Si insegnerà a effettuare la retroversione del bacino e a controllare la posizione sulla linea dei calcagni. Alzando le spine iliache antero-superiori (S.I.A.S.), si permetterà al tronco di abbandonare la posizione affossata assumendone una più aperta.
Per via riflessa si insegnerà ad attivare i muscoli estensori della colonna vertebrale mentre la parete addominale si ritrae e la lordosi lombare si riduce. Allo stesso tempo si attiverà la correlazione di normalizzazione della lordosi cervicale.
Pertanto, il controllo in feed-back allo specchio quadrettato sarà indispensabile mezzo di apprendimento per paragonare la postura corretta con la precedente posizione sbagliata.
La ripetizione cosciente e l’apprendimento guidato con il tracking consentirà di integrare ulteriormente le compensazioni.
La respirazione deve essere condotta secondo corretti schemi del tetraritmo.
Sarà guidata nei punti depressi del tronco che hanno generato un torace imbutiforme con la “respirazione mentalmente diretta nell’angolo retto”.
Ci contatti se desidera ricevere più informazioni sulla Ginnastica correttiva dell’ipercifosi dorsale. Se vuole avere chiarimenti su problematiche personali, se ha un problema particolare ed urgente, o se desidera avere un breve primo colloquio informativo tecnico prima di richiedere l’appuntamento per una Consulenza, avrà la possibilità di parlare con uno dei nostri specialisti dell’Esercizio Fisico semplicemente richiedendolo all’Operatore di Segreteria:
Tel.: 095/387810 – Cell.: 338/9134141
e-mail: drcarmelogiuffrida@yahoo.it oppure : info@drcarmelogiuffrida.com
#ipercifosiacatania #riabilitazionedisturbicolonnavertebraleinadolescenzaacatania #cifosigiovanileacatania #osteocondritegiovanileacatania #scoliosiacatania #morbodischeuermannacatania #erniedischmrolacatania #ipercifosidorsaleacatania #dorsocurvoacatania #sindromediturneracatania #rigiditàdorsaleacatania #ginnasticacorrettivaacatania