La ginnastica antalgica consiste in un trattamento non sanitario che si svolge in ambiente altamente specializzato e sotto il diretto controllo di Specialisti dell’Esercizio Fisico in grado di gestire le strategie più idonee connesse ai parecchi disturbi che appartengono all’apparato locomotore.
Tali disturbi, ormai cronici o stabilizzati, spesso non vengono classificati come vere e proprie patologie; anzi, vengono considerati come fisiologiche manifestazioni di degenerazioni involutive. Questi disturbi possono essere derivanti dall’età avanzata, dall’uso eccessivo di articolazioni a seguito di gesti ripetitivi, dal logorio di tessuti muscolari, connettivali. Oppure, possono essere imputabili a varie motivazioni professionali sovraccaricanti l’organismo.
Chi è vittima del mal di schiena diventa un grande fruitore della ginnastica antalgica con lo scopo di modificare i comportamenti errati o viziati. I movimenti sovraccaricanti o pessime ergonomie quotidiane possono essere cause primarie, capaci di scatenare eventi dolorosi. Chi ha subito gli effetti della perturbazione secondaria a pessimi carichi bio-meccanici non può fare a meno della ginnastica antalgica. E così, pure, chi ha contratto deficit funzionali di tipo degenerativo dell’apparato locomotore. In pratica, chi ha una qualsiasi artrosi, cervicale, dorsale o lombo-sacrale, delle articolazioni delle spalle o delle anche, del ginocchio o del piede, … deve ricorrere, inevitabilmente all’aiuto della ginnastica antalgica.
Ginnastica antalgica: cambia il nome commerciale ma se l’esercizio è razionalizzato resta sempre lo stesso!
La ginnastica antalgica appartiene al grande gruppo delle discipline che compongono l’area della ginnastica compensativa, la già famosa “ginnastica correttiva” che, ormai, fra le tante denominazioni, spesso, si reclamizza nell’ambito delle Scienze Motorie.
Con tale termine si alimenta la confusione in seno ai trattamenti derivanti dal “fitness” e il vocabolario dei meno addetti ai lavori la definisce anche “ginnastica dolce”, “ginnastica posturale” o “ginnastica passiva”.
In realtà, l’esercizio è efficace solo se chi ne somministra i contenuti sa calibrare bene la sua intensità, i carichi, la tempistica, i volumi, …
In altri termini, occorre la dose giusta e adattata a ogni singola persona. E’ necessario tenere in debita considerazione le sue esigenze individuali e le proprie capacità residue.
L’obiettivo della ginnastica antalgica è quello di colmare le carenze nascenti da qualità fisiche di base piuttosto modeste. Quando la forza, la resistenza, la coordinazione, … vengono a mancare, è facile che si manifesti il dolore localizzato a una specifica regione del sistema locomotore o una algia diffusa che non lascia spazio alla tranquillità.
Gli esercizi devono essere razionali, ponderati, armonicamente somministrati.
La ginnastica antalgica ha lo scopo di determinare sessioni di lavoro di tipo non traumatico, non invasivo, incruento che, per mezzo di movimenti finalizzati. L’obiettivo è quello di tendere a prevenire o attenuare la sintomatologia algica di derivazione osteo-artro-muscolare che interessa l’apparato locomotore in particolare.
Se la ginnastica antalgica viene praticata costantemente assicura un effetto benefico globale. Certamente, migliora le predette qualità fisiche di base in termini di resistenza, di forza muscolare, di mobilità articolare, di coordinazione neuro-muscolare, …
In pratica, la costanza di una buona pratica della ginnastica antalgica consente di ridurre lo stato di rigidità e le contratture muscolari. Frena la fisiologica involuzione dell’invecchiamento e contrasta le forme cronico-degenerative dell’intero sistema locomotore umano!
Tra i disturbi che possono godere dei benefici della ginnastica antalgica, sicuramente ne beneficia l’esordio dell’artrosi (spondiloartrosi: artrosi cervicali e artrosi lombari, coxartrosi, gonartrosi, ecc…) e dell’osteoporosi. Inoltre, ne usufruiscono anche le forme di infiammazione cronica come l’artrite, le cervicalgie e le lombalgie.
La ginnastica antalgica assume tono di utilità anche in seno alle problematiche secondarie ad eventi traumatici. Spesso, rappresenta un ottimo ausilio per contrastare le posture scorrette o le semplici carenze di esercizio fisico definite dalla sedentarietà.
La ginnastica antalgica serve a percepire e comprendere meglio il proprio corpo.
E’ uno strumento indispensabile e necessario per chi conduce una vita sedentaria e desidera non essere vittima del “mal di schiena”. Ancora di più, se si vogliono evitare i fastidi articolari e rimettere in armonia con lo spazio il proprio corpo.
Quando l’attività fisica deve essere ripristinata si può scegliere di affidarsi a seri Professionisti del settore.
Questi, con l’uso di specifici esercizi, costituenti nel complesso la ginnastica antalgica, definiscono e dosano un piano di lavoro adeguato alle proprie esigenze personali.
Ginnastica antalgica: supporta il benessere, migliora la qualità della vita, consente di contrastare stress e ansie permettendo di stare bene con se stessi!
Per ricercare uno stato di benessere senza cadere nel pericolo di attività motorie stressanti e particolarmente gravose sugli apparati cardiocircolatorio, respiratorio o locomotore, occorre competenza.
Il fine ultimo è quello di ripristinare il naturale equilibrio mio-fasciale, osteo-articolare e muscolare. Ciò può avvenire solo attraverso movimenti eleganti, armonici, de-tensivi, che producono un contestuale scarico di stress e di ansie.
In definitiva, prevenire o ridurre in modo drastico e sensibile l’insorgenza di dolori scheletrici e muscolari è importantissimo per assicurarsi una migliore qualità della propria vita. La sedentarietà deve essere evitata. Le abitudini sbagliate debbono essere modificate e corrette. Movimenti bruschi e violenti debbono essere preventivamente controllati e gestiti.
Un ottimo rimedio è quello di usare la ginnastica antalgica come supporto e rimedio per migliorare la propria efficienza fisica. Ciò, non solo per migliorare il tono muscolare e conservare una adeguata massa strutturale ossea, ma anche come opposizione agli stress quotidiani e agli stati cronici di ansia. Per concludere, è l’ottimo strumento per migliorare la postura globale e stare bene con se stessi!
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