Osteopenia e osteoporosi: Qualità dell’esercizio fisico e indicazioni generali di “Stile di Vita” nella prevenzione

 

osteopenia-osteoporosi-menopausa-anziano-esercizio-ginnastica-Attività Fisica-Prof. Carmelo Giuffrida-CataniaL’attuale impostazione dell’approccio all’osteopenia e all’osteoporosi è la risposta al notevole rilievo sociale che riveste questa patologia sistemica dell’apparato scheletrico.

La diminuzione della massa ossea (densità minerale) che si genera fisiologicamente con il trascorrere degli anni viene denominata osteopenia.

Il termine osteoporosi si utilizza quando i valori della micro-architettura del tessuto osseo risulta ridotti in modo marcato, tanto da provocare fratture anche per traumi minimi (a carico di vertebre, regione trocanterica del femore, avambracci, regione omerale della spalla, regione tibio-tarsica della caviglia).

L’osteoporosi consiste, quindi, nel deterioramento microstrutturale del tessuto osseo con sensibile riduzione della massa minerale di calcio capace di produrre fragilità ossea. Pertanto, ne consegue l’incremento del rischio di fratture. Ciò, è da imputare alla ridotta attività delle diverse tipologie di cellule costituenti il tessuto osseo: gli osteoblasti, gli osteoclasti e gli osteociti.

Statistiche ed incidenze di Osteopenia e osteoporosi

 

In Italia, sono vittime dell’osteoporosi almeno 5.000.000 di soggetti e per una forte incidenza pari all’80% sono interessate le donne in età post-menopausa. Nel nostro Pianeta, una donna su tre e un uomo su cinque di età pari o superiore a 50 anni subiranno una frattura osteoporotica. In presenza di osteoporosi, l’osso si rompe facilmente, anche a seguito di una piccola caduta, un urto, uno starnuto, o un movimento improvviso. Le fratture causate dall’osteoporosi possono essere pericolose per la vita. Rappresentano una delle principali cause di dolore e di disabilità a lungo termine.

Infatti, tanto l’osteopenia quanto l’osteoporosi interessano ampi strati di popolazione e, conseguentemente, causa una crescente richiesta di prestazioni sanitarie e non sanitarie. Spesso, queste patologie involutive, non vengono affrontate con un approccio prevalentemente individualizzato. Si lascia alla sola farmacologia la responsabilità risolutiva di ciò che, invece, dovrebbe essere affrontato già nella fase preventiva con un approccio globale, mirando a migliorare genericamente abitudini di vita della popolazione a rischio per età e sesso.

 

Osteopenia e osteoporosi: abitudini di vita e fattori di rischio! 

 

Il trattamento dell’osteopenia e dell’osteoporosi, perciò, esula dal limitato approccio esclusivo del farmaco. Piuttosto, deve essere inteso come un insieme di interventi che, globalmente, incide contestualmente sulle abitudini di vita e sui fattori di rischio. Gli elementi da attenzionare sono:

  • alimentazione equilibrata,
  • adeguata attività fisica adattata,
  • riduzione di cattive e radicati abitudini quotidiane,
  • abolizione del fumo e di alcool,
  • lotta contro l’obesità,
  • economia articolare, …

 

L’osteopenia e l’osteoporosi sono caratterizzate da una progressiva riduzione della massa ossea per unità di volume che comporta un aumento del rischio di fratture.

 

osteopenia-osteoporosi-menopausa-anziano-esercizio-ginnastica-Attività Fisica-Prof. Carmelo Giuffrida-Catania-1L’osteoporosi viene definita anche “malattia da disuso”, in quanto origina da una attività sedentaria, da prolungata assenza di carico e da immobilizzazione. E ciò, rende la struttura ossea debole e fragile.

L’osso è un tessuto vivo che necessita di essere continuamente stimolato dal movimento e dagli sforzi bio-meccanici.

E’ di fondamentale importanza individuare precocemente i soggetti a rischio di osteoporosi (anziani e donne in post-menopausa) per attuare un efficace prevenzione della malattia e per ridurne le complicanze. Bisogna premettere che i controlli densitometrici a doppio raggio fotonico condotto sulla metafisi radiale o total body – M.O.C. (Mineralometria Ossea Computerizzata – non servono a “guarire”! Questo esame è utile per valutare lo stato di osteopenia o di porosità in rapporto a indici e score, ricavati su una media della popolazione di riferimento. La cosa migliore da fare è quella di affidarsi a un buon programma rieducativo formulato e condotto da una equipe pluridisciplinare.

 

Per l’osteopenia e per l’osteoporosi non vanno fornite generiche indicazioni al movimento ma prescrizioni con esatte indicazioni e posologie!

 

L’indicazione al movimento non può e non deve essere basata su generiche prescrizioni:

“faccia moto”, “faccia sport”, “vada in palestra”, “faccia jogging”, …

Ma, piuttosto, richiede una seria impostazione professionale!

Lo scopo è quello di realizzare un programma integrato e duraturo, correttamente impostato, attivamente partecipato, duraturo e verificato seriamente con costanza in merito all’efficacia. Gli obiettivi sostanziali, pertanto, sono diretti a:

  • Incrementare il contenuto minerale osseo attraverso un adeguato stimolo fisiologico che combina, con estrema correttezza, le forze muscolari con la forza gravitazionale per stimolare realmente l’osteogenesi;
  • Migliorare i meccanismi di controllo neuro-motori posturali statici e dinamici;
  • Migliorare la reazione di equilibrio;
  • Combattere l’ipocinesia e l’ipotrofia muscolare che potrebbero diventare la causa determinante di pericolose condizioni di immobilità e di disabilità.

 

Osteopenia e Osteoporosi: Protocolli di esercizio fisico individualizzati, strutturati e ben definiti !

 

I protocolli basati sull’A.F.A. – Attività Fisica Adattata – sono strutturati e ben definiti mosteopenia-osteoporosi-menopausa-anziano-esercizio-ginnastica-Attività Fisica-Prof. Carmelo Giuffrida-Catania-2omenti situazionali personalizzati. Di norma, vengono associati ad indicazioni alimentari e a schemi di esercizi fisici mirati e calibrati al trattamento dell’osteoporosi, evitando generalità e superficialità come, purtroppo, accade spesso.

 

Posture Training Support per Osteopenia e Osteoporosi

 

Gli schemi chinesiologici rieducativi impongono alcuni criteri, ormai universalmente standardizzati:

  • Esercizi fisici non controindicati per l’osteopenia e l’osteoporosi (si evitano le flessioni e le estensioni eccessive);
  • Attività motoria in grado di consentire lo sviluppo di un carico intermittente per stimolare gli osteoblasti alla ripresa funzionale;
  • Esercizi facilmente eseguibili senza l’ausilio di attrezzi particolari;
  • Variabilità di esercizi fisici sufficientemente ampia al fine di evitare la noia della ripetizione e ottenere una buona compliance esecutiva del soggetto attenzionato.

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Attività Fisica Adattata in presenza di Osteopenia e di Osteoporosi 

 

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