Piede Cavo
Piede cavo: varia in rapporto all’età e all’eziologia.
Nell’adolescenza si possono verificare anomalie nella deambulazione associata a frequenti distorsioni. Trascorsa la fase del piede cavo riducibile il piede diviene rigidamente deformato.
Il piede cavo può avere varie origini:
- neurologica: paralitico, spastico;
- osteo-articolare: congenito, trauma, calzatura, artrite reumatoide, altro;
- tessutale: retrazione parti molli, cicatrici plantari, lesioni muscolari.
La conformazione della volta plantare dipende soprattutto dall’equilibrio muscolare, poiché:
- La volta è appiattita dal peso del corpo e dalla contrazione dei muscoli alla sua convessità quali: Tricipite Surale, Tibiale anteriore, Breve Peroneo, ECD, EPA. Tale caso si riscontra nel piede piatto!
- La volta è incavata a causa della contrazione dei muscoli che si inseriscono dal lato della concavità quali: Tibiale Posteriore, Lungo Peroniero, flessore delle dita, muscoli plantari. Tale caso si riscontra nel piede cavo!
Con un esame globalmente non invasivo si può “vedere” il piede cavo: la plantoscopia aiuta la valutazione!

Piede: valutazione non invasiva dell’appoggio plantare su plantoscopio con test di correggibilità – Laboratorio di Chinesiologia Rieducativa e Posturologia – Studio del Prof. Carmelo Giuffrida – Catania
Il plantoscopio è costituito da una struttura in legno laccato, un piano d’appoggio in cristallo squadrato e segnato con goniometro, una coppia di neon fluorescenti a luce calda ed una coppia di specchi. L’immagine sotto carico dei piedi, per effetto della particolare angolazione dei riflessi sugli specchi, consente di osservare il comportamento della volta plantare.
Associandovi una macchina fotografica dotata di un idoneo obiettivo, posta su un cavalletto a tre piedi e ben fissata, è possibile documentare il comportamento statico dell’appoggio plantare.
Infine, il “test di correggibilità” monopodalico consente di apprezzare le risposte strutturali ad eventuale azione motoria sul piede cavo e predire gli effetti della ginnastica correttiva.
La valutazione con la plantoscopia impone una perfetta conoscenza della Biomeccanica e della Fisiologia articolare delle strutture che compongono il complesso del piede e della caviglia. Il sistema osseo, muscolare, tendineo, legamentoso e articolare, deve essere messo in relazione con le forze meccaniche agenti sull’intera superficie di appoggio.
Da tutto ciò, scaturisce la logica del ragionamento del Professionista che pone le basi per programmare un eventuale piano di trattamento secondo principi fisiologici. Da tale studio, in pratica, derivano sia le strategie tecniche da mettere in atto sul piede cavo ma anche gli esercizi di ginnastica correttiva che bisogna adottare per il raggiungimento dei fini e la soddisfazione degli obiettivi.
L’intervento operativo è totalmente incruento, assolutamente non invasivo, certamente ben accettato dall’utenza!
Ovviamente, bisogna affidarsi con estrema fiducia all’operatività del Tecnico e alla metodologia che si adotterà per prevenire effetti non desiderati, per osteggiare i possibili aggravamenti, per combattere gli eventuali inestetismi plantari, ecc…
Soprattutto, la giusta valutazione servirà a studiare la statica deambulatoria e a risolvere le problematiche connesse al cammino o alla corsa.
Una buona valutazione al plantoscopio consentirà di guardare verso un futuro migliore dei piedi. Inoltre, garantirà la loro salute assicurando il benessere se si intraprendono, poi, le giuste azioni di difesa.
Il piede cavo è molto più diffuso del piede piatto!
L’80% delle donne adulte presenta un cavismo di 1°grado che, in genere, nella metà dei casi, è asintomatico.
L’80% presenta il calcagno in valgo, il 10% ha il calcagno in varo, un 10% è in asse.

Piede: valutazione non invasiva dell’appoggio plantare su calco in gesso – Laboratorio di Chinesiologia Rieducativa e Posturologia – Studio del Prof. Carmelo Giuffrida – Catania

Piede: valutazione non invasiva dell’appoggio plantare su plantoscopio – Laboratorio di Chinesiologia Rieducativa e Posturologia – Studio del Prof. Carmelo Giuffrida – Catania
A dire il vero, negli adulti non è una sindrome necessariamente patologica. Quindi, l’evoluzione del piede cavo raramente necessita di un intervento cruento se non in casi veramente gravi.
La forma più comune è la caduta dell’avampiede.
Altra forma inizia con il retropiede in varo e la deformazione delle dita ad artiglio precede il cavismo.
Un’altra varietà di piede cavo può scaturire da una alterata deambulazione.
Per quanto riguarda lo slivellamento fra avampiede e retropiede fuori carico, si distinguono due tipologie predominanti di cavismo:
- cavo anteriore, nel quale persiste lo squilibrio posturale;
- cavo posteriore, in cui lo slivellamento è riducibile.

Esame del piede: valutazione non invasiva con Jack Test o Test dell’alluce per la correggibilità plantare – Laboratorio di Chinesiologia Rieducativa e Posturologia – Studio del Prof. Carmelo Giuffrida – Catania
Nel piede cavo si osserva che le falangi non hanno spazio per estendersi. Di conseguenza, le dita sono costrette a flettersi assumendo una posizione ad artiglio (dita a griffe).
Da tale postura ne scaturisce l’alluce valgo e la formazione di duroni sotto l’arcata metatarsale situata nella parte anteriore del piede. Perciò, si formano anche delle callosità sulle teste delle falangi delle dita intermedie.
Il V° dito si pone in varismo contribuendo a creare un “piede a freccia”.
La ginnastica correttiva nel piede cavo
L’attività motoria compensativa, già conosciuta come ginnastica correttiva, è una branca dell’Esercizio Fisico Adattato. Ha obiettivi di natura preventiva e compensativa delle alterazioni della struttura corporea interessanti disarmonie morfologiche e alterazioni degli schemi motori.

Plantoscopia del piede: valutazione non invasiva dell’appoggio plantare su plantoscopio – Laboratorio di Chinesiologia Rieducativa e Posturologia – Studio del Prof. Carmelo Giuffrida – Catania
La ginnastica correttiva è finalizzata all’educazione e alla rieducazione, attraverso il movimento compensativo, dei paramorfismi (di natura reversibile).
Recuperare con la ginnastica correttiva !
Un buon trattamento deve essere effettuato in ambiente altamente specializzato.
Con l’ausilio di esercizi specifici ben programmati e definiti bio-meccanicamente, anatomicamente e fisiologicamente, si può offrire il grande vantaggio di evitare un intervento chirurgico invasivo.
In seno ad un Team multidisciplinare formato dai vari Specialisti, può rendersi possibile recuperare, parzialmente o globalmente, una scomoda condizione dell’apparato locomotore.
Certamente, la strutturazione del piano di lavoro deve valutare le capacità fisiche e funzionali del soggetto da trattare.
Inoltre, la sessione di lavoro deve prevedere tempistiche, intensità, durata, metodi, verifiche e follow up, …
La #ginnastica correttiva può aiutare moltissimo il problema del piede cavo, ma bisogna rivolgersi a veri Tecnici del settore e non a improvvisati professionisti del fai da te!
La ginnastica correttiva funziona … se ben somministrata: Exercise is Medicine ! … the best Medicine!
Se desidera avere più informazioni, avere chiarimenti su problematiche personali, se ha un problema particolare ed urgente, o se desidera avere un breve primo colloquio informativo tecnico prima di richiedere l’appuntamento per una Consulenza, avrà la possibilità di parlare con uno dei nostri specialisti dell’Esercizio Fisico semplicemente richiedendolo all’Operatore di Segreteria:
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