Pudendo e pavimento pelvico: aiuto dall’Attività Fisica Adattata
Pudendo e pavimento pelvico: chiarezza anatomica di un dolore al perineo!
Prof. Carmelo Giuffrida
Algia del pudendo, Nevralgia da intrappolamento del nervo pudendo, Pudendalgia, Sindrome da intrappolamento del nervo pudendo, Sindrome di Alcock (nome derivante dall’anatomista irlandese Benjamin Alcock che, per primo, descrisse la guaina pudendale e il conseguente intrappolamento del nervo pudendo), sono denominazioni assunte dal caratteristico dolore del perineo neurogeno cronico derivante dalla compressione del nervo pudendo localizzato nel canale di Alcock.
Il nervo pudendo è un nervo misto pari, appartenente al sistema nervoso periferico. Funge da controllore dei muscoli del pavimento pelvico. E’ formato da fibre provenienti dalle branche ventrali di secondo, terzo e quarto nervo sacrale, (S2, S3 ed S4). Decorrendo al di sotto del muscolo piriforme, il nervo abbandona la cavità pelvica attraverso il grande forame ischiatico, transita attorno alla spina ischiatica passando anteriormente a questa, poi, attraversa il piccolo forame ischiatico in adesione al muscolo otturatore interno, ed entra, dunque, nella fossa ischioanale. Svolge l’importante compito di innervare i genitali esterni sia dell’uomo che della donna. Innerva, inoltre, il perineo e l’ano.
A questo livello accompagna i vasi pudendi interni lungo la parete laterale della fossa ischio-rettale, contenuto all’interno del foglietto della fascia otturatoria nello spazio denominato canale di Alcock.
A livello della tuberosità ischiatica si divide nei suoi rami terminali: il nervo perineale e il nervo dorsale del pene/della clitoride.
Questa problematica cronica rara che interessa il nervo pudendo, il più delle volte è idiopatica. Scarsamente considerata nell’ambito della medicina e della ricerca scientifica, cambia la vita delle persone!
Gli utenti vengono presi per malati immaginari e definiti ipocondriaci, non trovano centri di assistenza specializzati e, non sapendo a chi rivolgersi, nel calvario effettuato con l’intento di aiutarsi, emigrano all’estero nella speranza che qualcuno possa risolvere l’annoso problema che li tormenta, … e passano gli anni!
In rapporto al ramo del plesso pudendo interessato, i dolori perineali possono essere mono-laterali o bi-laterali. Possono estendersi in modo variabile sia al perineo anteriore che posteriore. Peggiorano nella postura seduta per migliorare nella statica eretta.
I sintomi spariscono nella postura in decubito e, di conseguenza, durante il riposo notturno.
Nervo Pudendo: L’esercizio fisico può svolgere un ruolo di prevenzione ed essere un ottimo coadiuvante
All’osservazione dello Specialista in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate (Specialista AMPA) giunge richiesta di aiuto tecnico per trovare una risoluzione definitiva all’evento algico durante l’espletamento dell’esercizio fisico. Questo, infatti, può svolgere un ruolo di prevenzione ed essere un ottimo coadiuvante nel trattamento.
La richiesta ripetitiva dell’utenza è quella di poter continuare l’attività sportiva o, perlomeno, riuscire ad evitare l’assunzione di insolite posture ergonomiche per fugare dal dolore.
Lo Specialista AMPA analizza gli studi di imaging insieme al Neurologo, al Neuro-fisio-patologo, al Fisiatra, al Medico dello Sport, …
Ma trova, di solito, risultati normali ad esclusione dei test elettro-fisiologici che evidenziano un prolungamento della latenza dell’innervazione del pudendo.
FANS anti-infiammatori, cortisonici e neuropatici secondari proposti dal susseguirsi di Medici curanti, spesso integrati anche con anti-depressivi e con anti-epilettici, non sempre restituiscono una risoluzione. E, puntuale, interviene la proposta chirurgica della decompressione dell’innervazione.
Dopo innumerevoli tentativi alla ricerca di una risoluzione, si opta per la meno invasiva delle attività: l’Esercizio Fisico Adattato (E.F.A.).
Quindi, sulla scorta di indicazioni sanitarie o dei dati di valutazione motorie, si stabilisce il tipo di esercizio, la sua intensità, la durata, la frequenza, la progressione, le precauzioni. Pertanto, si promuove, si previene e si rieduca la salute perineale.
Rieducare significa restituire un’abilità che si presume sia andata perduta o diminuita, ma che si può, in qualche modo, RIATTIVARE!
Obiettivo:
- ginecologico;
- uro-ginecologico;
- sessuologico;
- colo-proctologico.
I vantaggi dell’Attività Fisica Adattata vanno ricercati in:
- Semplicità;
- Costo contenuto;
- Assenza di effetti collaterali;
- Non interferisce con altri trattamenti.
Trattamento del nervo pudendo con Tecniche di Attività Motorie Preventive e Adattate:
scelte tecniche e tattiche
Il dolore alla zona pelvica e al rachide lombo-sacrale impone delle scelte tecniche e tattiche in seno al piano di trattamento con Tecniche di Attività Motorie Preventive e Adattate:
- Un indispensabile miglioramento biomeccanico dell’interazione piede-suolo durante la deambulazione, attraverso una scelta di materiali anti-shock ad elevatissima memoria elastica;
- Evitare i sovraccarichi articolari;
- Prevenire o attenuare i momenti di stimolazione algica utilizzando scarichi meccanici localizzati al pavimento pelvico;
- Modificare il proprio stile di vita;
- Miglioramento del gesto tecnico atletico con ricerca della eliminazione dei momenti lesivi e disfunzionali per ricavarne una migliore economicità ergonomica e atletica;
- Miglioramento del work hardening e dell’ergonomia di vita quotidiana;
- Svolgimento di specifici esercizi di Attività Fisica Adattata effettuati in retroversione di bacino;
- Scegliere esercizi con scarico completo dei carichi meccanici, interessanti i muscoli dell’intero sistema pelvico e del piano perineale, finalizzati al recupero della funzionalità del nervo pudendo.
Il “RECUPERO” tramite l’Attività Fisica, adatta esercizi combinati. Questi devono essere studiati a seconda dello specifico problema con l’obiettivo di migliorare il controllo volontario e le performances biomeccaniche dei muscoli perineali.
Gli esercizi si rivolgono, essenzialmente, all’elettiva utilizzazione del gruppo muscolare dell’ELEVATORE DELL’ANO dotato di azione sfinterica ed elevatrice.
La Chinesiologia Rieducativa distrettuale e il percorso chinesiologico sono sequenziali.
Ha l’obiettivo di facilitare la presa di coscienza dell’attività muscolare perineale tramite una “corticalizzazione” degli eventi motori di un’area corporea poco rappresentata delle aree primarie corticali, sia motoria che sensitiva.
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Tel.: 095/387810 – Cell.: 338/9134141
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