Scoliosi idiopatica: una terribile Sconosciuta da domare!
Scoliosi idiopatica evolutiva giovanile: logica di trattamento con ginnastica correttiva a Catania
Prof. Dott. Carmelo Giuffrida
Scoliosi idiopatica: Prevenzione innanzitutto!
Un nemico difficile da controllare – ginnastica correttiva e corsetto ci provano ma non sempre si riesce ad ottenere i risultati sperati, soprattutto se non ci si affida ad Operatori veramente competenti e con esperienza!
Il punto importante per prevenire una Scoliosi idiopatica è:
- un precoce riconoscimento;
- un’attenta sorveglianza della sua evoluzione;
- un tempestivo intervento nelle forme a rischio.
La scoliosi idiopatica dell’adolescenza può provocare gravi deformazioni:
- deviazione laterale della colonna vertebrale, con inestetismi della forma del tronco, determinati dalla rotazione delle vertebre e delle coste;
- disfunzioni organiche: riduzione della capacità vitale e del trasporto dell’ossigeno ai tessuti.
LE CAUSE di una Scoliosi idiopatica !?
Il 15% delle scoliosi derivano da malattie note; il restante 85% sono definite idiopatiche, cioè non se ne può identificare l’etiologia che, il più delle volte, resta sconosciuta sebbene siano state identificate diverse cause multifattoriali; i numerosi fattori coinvolti nell’insorgenza ed evoluzione della scoliosi idiopatica possono essere: genetici, neurologici, biochimici, metabolici, auxologici, endocrinologici, mio-fasciali, ecc…
Secondo moderni studi e recenti ricerche scientifiche, i fattori neurologici sembrano essere quelli maggiormente coinvolti.

Lettura di radiografie per la correzione della scoliosi – Repertorio Laboratorio di Chinesiologia Rieducativa – Prof. Carmelo Giuffrida – Catania
La familiarità sembra avere una rilevante incidenza sull’albero genealogico dal quale si nota come la scoliosi si trasmette da genitori a figli. Da seri studi sull’argomento si può affermare che il rischio di contrarre una scoliosi è del 30% se il portatore è un genitore, del 50% se sono scoliotici sia il padre che la madre.
Diventa molto importante che il genitore di un soggetto scoliotico faccia controllare il proprio figlio nel corso dell’età evolutiva e, in modo particolare, all’inizio della pubertà, quando le spinte di accrescimento subiscono il maggiore influsso ormonale e sconvolgono la crescita armonica.
COME SI RICONOSCE LA SCOLIOSI IDIOPATICA ?!
La scoliosi idiopatica si riconosce da particolari segni che devono essere valutati con attenzione.
Il soggetto viene esaminato frontalmente e dorsalmente; si osserva se esiste un’asimmetria delle spalle, dei fianchi, e un eventuale strapiombo laterale del tronco.
L’esame obiettivo permette di distinguere la scoliosi vera dall’atteggiamento scoliotico attraverso la semplice flessione del busto in avanti con le gambe tese e le mani unite detto Bending Test.
Una scoliosi minima forma una (o più) gibbosità che forma prominenza di un lato della colonna a livello dorsale e/o, meno visibile dall’occhio non esperto, lombare.
In stazione eretta, la presenza di asimmetrie sul dorso, identificano l’atteggiamento scoliotico.
Quando le simmetrie toraciche si annullano con la flessione del busto avanti significa che si risolvono spontaneamente se si eliminano le cause. Queste, generalmente, sono imputabili all’accorciamento di un arto (Eterometria) o a posizioni scomposte prolungate nel tempo. Sono riscontrabili soprattutto in bambini sedentari e deboli muscolarmente.
Scoliosi idiopatica ma … è presente anche una ipercifosi dorsale o una iperlordosi lombare!?
Si osserva anche la colonna vertebrale lateralmente per valutare la presenza di un’eventuale ipercifosi e/o iperlordosi.
Utile, anche in questo caso, il Bending test, con osservazione laterale del soggetto esaminato. La colonna è normale quando forma un arco uniforme; in presenza di un para-dismorfismo sul piano sagittale si rilevano delle linee spezzate: a livello dorsale nel caso di cifosi angolare e a livello lombare nel caso di lordosi rigida.
Per valutare l’entità della ipercifosi e/o iperlordosi, si misura la distanza dal filo a piombo all’apice della curva lombare (valori normali da 25 a 45 mm.), e del filo a piombo alla 7a vertebra cervicale (valori normali da 25 a 45 mm.).
Un gibbometro, la livella, un filo a piombo, alcuni spessori podalici, uno scoliosometro e un buon professionista, possono togliere ogni dubbio. Questi sono gli strumenti per poter prendere le determinazioni del caso.
SCOLIOSI IDIOPATICA: EVOLUZIONE
Le scoliosi idiopatiche evolutive sono presenti nell’ 80% dei casi su soggetti femmine e si aggravano rapidamente nel periodo puberale.
Nel caso di atteggiamento scoliotico è importante intensificare le attività motorie. E’ utile fare della buona ginnastica posturale per recuperare l’equilibrio della colonna sotto la guida di Specialisti dell’Esercizio Fisico opportunamente formati presso l’Università.
In caso di scoliosi, se la curva presenta un ridotto rischio di peggioramento, è utile la Ginnastica adattata e compensativa (anticamente denominata anche ginnastica medica o, più comunemente, “correttiva”), che deve essere individualizzata per ogni singolo soggetto con esclusivo rapporto One to One.
Una volta appresi gli esercizi, l’attività può essere eseguita in un piccolo gruppo con piani di lavoro personalizzati, oppure a domicilio. Periodicamente gli esercizi devono essere controllati e adattati dallo Specialista dell’Esercizio Fisico A.M.P.A.
Scoliosi idiopatica:
la ginnastica correttiva deve essere preventivata con un piano di trattamento!
Il piano di lavoro si propone due scopi essenziali per “correggere” o ridurre il cedimento posturale che si somma alla componente strutturale della scoliosi:
1 – costruire un “corsetto neuro-muscolare” per offrire maggiore controllo e stabilità della colonna vertebrale;
2 – creare automatismi riflessi di compensazione da integrare nei movimenti globali della vita quotidiana (ginnastica, giochi, sport).
Data l’evolutività tipica della scoliosi, se nonostante la somministrazione della specifica ginnastica compensativa e adattata, si nota un peggioramento, occorre adottare un corsetto e continuare comunque il piano di trattamento con gli esercizi precedenti aggiungendone altri anche con l’uso del tutore.
Se la scoliosi non viene adeguatamente trattata in ambiente altamente specializzato, o possiede un forte potenziale evolutivo, può superare i 40-60 gradi e richiedere un intervento chirurgico.
Anche nelle scoliosi trattate con corsetto o con intervento cruento è necessario sottoporsi al trattamento con la ginnastica specifica. Ciò per evitare i danni derivanti e favorire il miglior risultato per una buona ripresa funzionale.
SCOLIOSI IDIOPATICA, GINNASTICA CORRETTIVA E SPORT
Qualsiasi sport non può provvedere a risolvere una problematica paramorfica della colonna vertebrale!
La compensazione della curva scoliotica, di una ipercifosi o di una iperlordosi, deve essere affidata esclusivamente all’Esercizio fisico specialistico da somministrare in ambiente specializzato e non in una qualsiasi palestra.
La colonna di un soggetto che ha appreso gli “schemi motori corretti” durante le sedute di ginnastica adattata e compensativa, risponde alle sollecitazioni di carico e di squilibrio nel corso delle attività motorie con reazioni riflesse di tipo correttivo, invece che deformante.
Scoliosi idiopatica : si tratta con Ginnastica correttiva ma anche l’attività motoria è un valido supporto!
Diventa utile svolgere complementariamente anche attività di tipo sportivo. L’allenamento delle qualità fisiche e neuro-motorie di base sviluppano una “immagine positiva del corpo” con grandi effetti compensativi.
Sono controindicate le attività agonistiche di sport che mobilizzano il rachide, poiché rendono la colonna più flessibile e facilmente deformabile come la ginnastica artistica, la ritmica, la danza classica, il nuoto.
Va sfatato anche il mito del nuoto come “Panacea” della scoliosi idiopatica. Una deformazione toracica superiore ad un certa soglia sottoposta ad attività motoria in acqua sviluppa un meccanismo rotatorio auto-deformante. Ciò viene provocato dalle respirazioni forzate e dalla pressione esterna dell’acqua sul cilindro toracico deformato. Ne deriva un peggioramento delle curve scoliotiche per motivi bio-meccanici.
Scoliosi idiopatica e nuoto
Non si può correggere in un ambiente non naturale per l’uomo!
In passato, il nuoto veniva considerato lo sport ideale.
Gli si attribuivano capacità risolutive solo perché diminuisce l’azione nefasta della forza di gravità con grande effetto terapeutico per la condotta in scarico.
Le moderne ricerche scientifiche consentono di affermare che un soggetto affetto da scoliosi necessita di potenziare le capacità di opporsi alla forza di gravità.
Occorre migliorare le capacità mio-fasciali dei muscoli antigravitari, per cui, in questo senso, è utile praticare sport terrestri.
Il nuoto, se praticato intensamente, rende la colonna più mobile e più facilmente deformabile.
Inoltre, mancando punti di vincolo, in acqua non si può correggere la curva scoliotica. Pertanto, non solo non è un toccasana ma è addirittura fortemente dannoso!
Ci contatti se desidera ricevere più informazioni sulla
SCOLIOSI
Se vuole avere chiarimenti su problematiche personali, se ha un problema particolare ed urgente, o se desidera avere un breve primo colloquio informativo tecnico prima di richiedere l’appuntamento per una Consulenza, avrà la possibilità di parlare con uno dei nostri specialisti dell’Esercizio Fisico semplicemente richiedendolo all’Operatore di Segreteria:
Tel.: 095/387810 – Cell.: 338/9134141
e-mail: drcarmelogiuffrida@yahoo.it oppure : info@drcarmelogiuffrida.com
#scoliosi #scoliosiidiopaticaacatania #trattamentodellascoliosiacatania #curadellascoliosiacatania #ginnasticacorrettivadellascoliosiacatania #riabilitazionedellascoliosiacatania #imigliorispecialistidellascoliosiacatania #curarelascoliosiacatania #scoliosiegibboacatania