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Stabilità del ginocchio
Stabilità del Ginocchio: motivazioni derivate dalla Chinesiologia!
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Menisco: Ginocchio e sovraccarico articolare in esiti di meniscectomia
Il menisco del ginocchio è una struttura fibrocartilaginea di forma semilunare. Nel ginocchio si distingue il menisco interno e quello esterno che trovano collocazione tra il femore e la tibia.Nella fase post-meniscectomia, le alterazioni della distribuzione dei carichi bio-meccanici e la trasmissione meccanica influenzano la modificazione della densità dell’osso sub-condrale per effetto delle variazioni delle sollecitazione meccaniche che vi si esercitano. Le aree isodense mostrano un pattern ripetitivo caratterizzante l’estensione e la sede dei ginocchi meniscectomizzati.
Nel ginocchio normo-funzionale, medialmente, si rileva un’area di massima densità localizzata al centro del condilo mentre le altre zone isodense sono disposte concentricamente per diminuire fino a sparire procedendo distalmente.
Nel meniscectomizzato l’area di densità ossea diventa più larga con una localizzazione posteriore: si può rilevare una corrispondente diminuzione dell’estensione delle aree sottoposte al carico.
I menischi rivestono un ruolo di primaria importanza nella bio-meccanica articolare del ginocchio poiché trasmettono almeno il 50% del carico articolare.L’obiettivo dell’Attività Fisica Adattata – A.F.A., deve essere quello di fare riacquistare, con un procedimento corticale e volontario, i gesti motori perduti affinché si possa ottenere, da un procedimento abituale, l’apertura per una stimolazione che risvegli l’intero sistema propriocettivo.
La tecnica della rieducazione funzionale e dell’atletizzazione deve prevedere la ri-elaborazione degli schemi motori che portano l’articolazione traumatizzata attraverso la volèe afferente alla riacquisizione della corretta configurazione spaziale e al riequilibrio della formazione primaria del tono mio-fasciale: esercizi di facilitazione neuro-muscolare per ristabilire la coscienza del movimento vengono seguiti da stimolazioni vibratorie peri-articolari dei recettori muscolari e tendinei; al miglioramento del trofismo muscolare e della motilità articolare seguiranno impegnativi lavori per gambe e piede utilizzando, con fantasia e creatività, biglie, fazzoletti, tavolette oscillanti, tavolette surf, pedane elastiche, percorsi, …