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Per ottenere un movimento sinergico, armonico, equilibrato: KMSI – Kinesys Myofascial Structural Integration
Movimento sinergico, armonico, equilibrato: KMSI - Kinesys Myofascial…

Ginnastica antalgica a Catania: il protocollo dello Studio del Prof. Carmelo Giuffrida
L'obiettivo della ginnastica antalgica è quello di creare, attraverso l’esercizio fisico adattato, la capacità di sfruttare il miglioramento delle qualità fisiche per far riemergere la vitalità e la scioltezza, recuperare una migliore percezione senso-motoria col proprio corpo, riequilibrare le tensioni muscolari e nervose, promuovere uno buon stato di calma e di concentrazione psico-fisica. Successivamente ad un evento traumatico che abbia coinvolto l'apparato osteo-mio-tendino-legamentoso o articolare, possono residuare deficit prestativi di alcuni gruppi muscolari anche se è stata dichiarata la "guarigione" clinica. Tali deficit funzionali compromettono l'armonica esecuzione del gesto motorio determinando un'alterazione delle sinergie motorie interne alla catena cinetica funzionale. In caso di reale debolezza, mediante uno specifico potenziamento, è possibile riportare l'equilibrio nei muscoli deficitari restituendo armonia ed economicità all'esecuzione dei gesti motori e alle attività quotidiane.

Analisi della performance – un utile sistema per studiare il gesto motorio e ottimizzarne gli effetti !
La Performance Analysis consente di analizzare e spiegare in modo accurato l’evoluzione dinamica e storica di un fenomeno motorio studiandone il gesto specifico.
Il processo di stimolazioni motorie comprese in un complesso di trattamenti individualizzati di esercizio fisico clinico serve a migliorare la performance fornendo feedback sulla performance ottenuta.

Workshop Tecnico Pratico Scoliosi a Catania
Workshop tecnico pratico scoliosi a Catania
Valutazioni Chinesiologiche…

Exercise is Medicine: anche a Catania l’Attività Fisica Adattata si può fare!
Exercise is Medicine ... the best medicine - ATTIVITÀ FISICA…

Rieducazione della Scoliosi a Catania in un contesto europeo – 3° RADUNO DEI CHINESIOLOGI SICILIANI
Rieducazione della Scoliosi a Catania in un contesto europeo
Domenica…

Alterazioni della colonna vertebrale o dei piedi: Progetto Piccolo Principe
Progetto Piccolo Principe
DEDICARE UN PÒ DI TEMPO…

Attività Fisica Adattata – A.F.A. – nelle categorie fragili
Attività Fisica Adattata - A.F.A. - nelle categorie fragili…

Vertigini Parossistiche Posturali: rieducazione funzionale
Vertigini Parossistiche Posturali e Attività Fisica Adattata
Prof.…

Vertigine Posturale Parossistica Benigna
La teoria della cupolo-litiasi prevede che, le tipiche crisi vertiginose posizionali, siano determinate dalla presenza (a ridosso della cupola di un canale o fluttuante nel liquido labirintico - canalolitiasi), di materiale otolitico, (generalmente rappresentato all’utenza, per una più agevole comprensione, come un microscopico "sassolino") che, staccandosi dalla macula dell'utricolo per varie cause, non sempre identificabili all'anamnesi (possono essere secondari ad un trauma cranico pregresso, o derivare da fattori di rischio cardio-circolatorio o da un'infezione virale, …), trasformano la cupola del canale semicircolare in un recettore di accelerazione lineare, sensibile alla gravità.
Il movimento scatenante può essere variabile in base al canale interessato.
Così, il recettore viene eccitato da movimenti che normalmente non dovrebbero suscitare alcun effetto; la risposta che ne deriva è una transitoria asimmetria tra i due labirinti che si manifesta clinicamente con una violenta e fastidiosa crisi vertiginosa tipica. Una semplice attività della testa o una particolare posizione assunta in seguito ad un determinato movimento del capo è in grado di stimolare il canale interessato e generare la comparsa della vertigine.
La crisi è sempre di breve durata (generalmente inferiore ad un minuto, ma spesso limitata a pochi secondi), compare dopo qualche secondo di latenza (non immediatamente) e si attenua con la ripetizione del movimento, sebbene tale ultima caratteristica sia raramente riferita dal paziente che, per paura del sopraggiungere di nuove vertigini, tende ad evitare volontariamente il movimento scatenante.
La vertigine rotatoria può essere però molto intensa e si accompagna generalmente a fenomeni neurovegetativi (nausea e, talvolta, vomito), ma non a problemi uditivi; talvolta, può essere riferita una fastidiosa sensazione di disequilibrio permanente, spesso lieve, che potrebbe essere legata alla perdita del materiale otolitico distaccatosi dalla macula dell'utricolo nel lato affetto, con conseguente riduzione asimmetrica della funzione maculare.